Espandi menu
cerca
Harry a pezzi

Regia di Woody Allen vedi scheda film

Recensioni

L'autore

cantautoredelnulla

cantautoredelnulla

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 79
  • Post 25
  • Recensioni 259
  • Playlist 34
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Harry a pezzi

di cantautoredelnulla
10 stelle

Un'opera geniale, incompresa da certa critica e da Lionello che criticò le volgarità esplicite della sceneggiatura senza guardare al personaggio e al tema, al pensiero di fondo e alla ingegnosa bellezza di certe frasi. Il racconto di "un uomo che è troppo nevrotico per funzionare nella vita reale, ma che funziona bene nell'arte" è un'idea bellissima, un ricordare al pubblico che l'artista si scinde dall'uomo. Del resto, perché ostinarsi a giudicare un autore in base alla fede politica e alla sua vita sociale e non ai contenuti della sua opera? E poi le innumerevoli citazioni di Bergman, rese più divertenti dalla Morte che prende la persona sbagliata, dall'arrivo all'università con "un cadavere e una puttana". La fantastica idea del sentirsi sfuocati, il montaggio asincrono, tecnica già usata in certe scene di Mariti e Mogli. E poi ci sono i quattro anziani che già si erano visti in "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso", questa volta la deviazione dell'uomo non è il travestitismo, ma il cannibalismo. E il divertentissimo accostamento tra personaggi inventati e vita reale, il confondere i nomi veri da quelli camuffati, Harry che è al suo terzo matrimonio e al suo sesto psicoanalista, proprio come Woody. Il gioco è
chiaro: tanto scalpore per la storia con la Farrow e Soon-Yi e una presa in giro di se stesso, il ricordare di come spesso sono così mediocri e deludenti gli artisti come uomini, ma sono geniali e dei grandi nel momento in cui applicano il proprio genio all'arte. E forse è giusto che sia così, perché l'artista è una persona che percepisce e subisce i mali del suo tempo con una maggiore sensibilità, che non è una sensibilità demenziale che significa ispirazione, ma una sensibilità critica che permette di vedere oltre determinate situazioni o di riuscire a esprimere meglio ciò che avviene all'interno del proprio pensiero. E infine c'è la discesa negli inferi attraverso un ascensore ed è significativo che al terzultimo piano ci siano i media ("tutto esaurito"), a sottolineare la sua allergia alla notorietà e al servilismo commerciale di certi mezzi di informazione. Insomma, Harry a pezzi è un agglomerato di racconti messi in scena, un tirare le fila del passato, è lui stesso uno dei suoi tanti personaggi "che gli hanno qualche volta salvato la vita", è l'uomo contemporaneo che ha perso la presuntuosa conoscenza del suo posto nel mondo. Harry decostruito è un Woody a nudo che non teme di spogliarsi, perché anche così ha ancora molto da dire.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati