Espandi menu
cerca
L'uomo della pioggia

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

Recensioni

L'autore

champagne1

champagne1

Iscritto dal 18 gennaio 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 47
  • Post -
  • Recensioni 963
  • Playlist 6
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'uomo della pioggia

di champagne1
7 stelle

Il giovane e neo-laureato avvocato Rudy Baylor, che si era iscritto a Giurisprudenza pieno di ideali di giustizia nei confronti di un sistema che favorisce i ricchi e potenti, comincia presto a rendersi conto della vera realtà dei fatti.

Assunto in uno studio legale il cui titolare è un avvocato legato alla criminalità, comincia un apprendistato in un campo a cui i suoi testi universitari non avevano mai neanche accennato.

Facendo conoscenza di Deck Shifflet, praticante che non ha mai superato l'esame di abilitazione all'albo degli avvocati ma che conosce tutti i retroscena del sistema, impara che per procacciarsi i casi - in regime di spietata concorrenza -  bisogna sorvegliare i funerali e i Pronti Soccorsi.

Ma quando viene a contatto con Dot Black, una donna il cui figlio sta morendo di leucemia perché non ha soldi per pagarsi le cure anche perché la sua Compagnia Assicuratrice non vuole riconoscergli alcuna indennità per le cure, Rudy capisce che è quella la "sua" causa ...

Come descrivere questo bel film di Coppola? E' fin troppo facile immedesimarsi nel personaggio giovane e idealista di un imberbe Matt Damon mentre combatte cinici e prepotenti con la faccia di Jon Voigt e Mickey Rourke e si immola contro un colosso delle Assicurazioni. Salvo poi capire che anche chi ha buone intenzioni può incappare in errori e contraddizioni, come la storia con la giovane picchiata dal marito testimonierà.

Non ci sono grandi duelli oratori in tribunale, quegli interrogatori e contro-interrogatori che reggono l'intero film, anzi spesso è tutto minimalizzato. Si repsira dapperutto un'atmosfera di malinconica disillusione, ammesso che ancora qualcuno sia illuso che nella Patria del Capitalismo la Giustizia sia davvero democratica. il solo Danny De Vito si muove come elemento comico, quello che alleggerisce la tensione della trama, quello che - te lo immagini già - non riesce a passare l'esame di abilitazione, ma conosce più trucchi di un'intera squadra di giuristi.

Ma il finale è in linea con il resto del film: il successo è solo effimero, i cattivi trovano sempre il modo di vincere anche quando perdono, la povera gente segna un punto nello score, ma è un punto che non pareggia i conti. E la decisione finale del personaggio Rudy spiazza lo spettatore, ma in fondo appare come l'unica via di uscita per chi almeno un po' di dignità ce l'ha ancora. Coppola ci dà speranza o si arrende alla sconfitta?

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati