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Piccole donne

Regia di Greta Gerwig vedi scheda film

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California Mountain Snake

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Piccole donne

di California Mountain Snake
5 stelle

A differenza delle precedenti trasposizioni cinematografiche di Piccole donne, questa si concentra sugli avvenimenti della seconda parte del romanzo, ossia Piccole donne crescono: vediamo quindi Jo andare a lavorare presso un'amica di famiglia a New York per sfuggire al corteggiamento di Laurie, che a sua volta, col cuore spezzato, andrà in Europa col nonno. Lì incontrerà Amy, che ha accompagnato la ricca zia March, e presto tra i due scoccherà la scintilla. Nel frattempo si spegne la debole Beth, Meg si dedica anima e corpo ai suoi due gemelli, Demi e Daisy, e Jo supererà il dolore per la perdita della sorella prediletta tornando a dedicarsi al suo grande amore, la scrittura.
Alla fine, oltre al successo, arriverà anche l'amore, sotto le vesti dell'amabile professor Baer, conosciuto da Jo nella pensione presso cui lavorava a New York (Louisa May Alcott, invece, non si è mai sposata, e il film lascia intendere chiaramente che le nozze del suo alter ego Jo siano state imposte dall'editore).

I momenti topici di Piccole donne, che tutti ricordiamo, vengono invece riproposti attraverso dei corposi flashback.

Al di là della scelta interessante di raccontare soprattutto Piccole donne crescono, a mio parere è la trasposizione meno riuscita delle quattro che ho visto (oltre a questa, quella di Cukor, quella con Liz Taylor e quella con Susan Sarandon), soprattutto per una scelta infelice del cast. Amy e Beth si salvano, ma tutti gli altri attori sembrano fuori posto nell'interpretazione dei rispettivi personaggi: Laurie e il professor Baer non hanno alcuna consistenza; la signora March sembra una suffragetta (tanto che mi ha ricordato il personaggio della padrona di casa di Mary Poppins); la zia March del libro è una vecchia grassa, acida e brontolona, distante anni luce dalla brillante e spregiudicata signora interpretata da Meryl Streep; Emma Watson funziona come Meg sedicenne, ma non convince nei panni della seria e responsabile madre di famiglia; e la protagonista Jo, che dovrebbe conquistarci con la sua vivacità e determinazione, è incredibilmente moscia, benché il suo personaggio di solito mi piaccia molto stavolta non mi ha trasmesso nulla.

Voto 5/10.

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