Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Cassavetes manipola (volutamente) il gangster movie (e il noir), se ne serve per dare una cornice al proprio racconto e scandagliare, poi, alla propria maniera l'individuo. Ed è proprio qui che si innesca il suo cinema-diretto. Il regista si concede delle pause, divaga dalle vicende malavitose (tipiche del genere) anche con la mdp. Primi piani, immagini sgranate, telecamera a spalla in stile semi-documentaristico pronta ad "intromettersi" tra i personaggi. Cosmo Vitelli/ Ben Gazzara non è un sudicio proprietario/protettore di un night di periferia. Dietro quel sorriso sornione, quel ghigno perenne, c'è un uomo che incute rispetto e sicurezza, ma che nasconde le sue umane fragilità; la sua solitudine. Fondamentalmente è un uomo solo circondato sempre da persone. Egli è padre, padrone, amico e amante. The show must go on anche quando su di lui sembra calare un inserabile sipario.
La versione da 105' dovrebbe essere quella risistemata dal regista dopo la prima uscita da 113'. Attenzione che circola una da 85' mutilata dalla distribuzione italiana.
"L'assassinio di un allibratore cinese" è un'opera crepuscolare poco citata e forse un po' sottovalutata, ma di livello elevato!
Straordinario con la sua faccia "da schiaffi". Senza istrionismi conferisce al suo personaggio, Cosmo Vitelli, uno spessore e una forza incredibile.
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