Regia di Lee Eisenberg, Gene Stupnitsky vedi scheda film
Pensavo di vedere un sano derivato di "Stranger Things" ma ho dovuto presto ricredermi. La domanda che mi faccio è a chi si rivolge questo "Good Boys": a ragazzi coetanei dei 3 dodicenni del film non si può far vedere a meno di non volere poi avere imbarazzanti discussioni, mentre ragazzi più grandi o spettatori adulti lo troverebbero noioso, strano o rivoltante a dipendenza delle sensibilità soggettive. Qualcuno invece ha pensato che potesse essere divertente in virtù di una tendenza a voler sdoganare tutto e di un'eccitazione a fare da apripista (tween sex comedy?) a sempre nuovi e provocatori spostamenti dell'asticella della morale nel cinema. C'è pure incoerenza, laddove in alcune scene si dà il buon esempio e il giusto messaggio, e subito dopo si fa il contrario in altre. "The kids are alright", ma lasciamoli crescere in pace e senza fretta. Speriamo che questo film non diventi la norma, ma siccome pubblico e critica hanno apprezzato, temo lo diventi.
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