Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Jack, cantautore pieno di speranze ma con pochi riscontri di pubblico, viene investito da un autobus durante un blackout globale. Al suo risveglio, Jack scopre di aver perso due denti mentre il mondo invece non sa più chi siano i Beatles e la loro musica...
Ci sono argomenti o persone la cui assenza renderebbe il mondo più povero? Personalmente ritengo che senza Omero, senza Michelangelo e senza Beethoven la nostra civiltà sarebbe non solo più povera, ma anche più triste. Ma nel film il gioco di ciò che sparisce dopo il blackout (non solo i Beatles, ma anche la cocacola, le sigarette ed Harry Potter) serve solo a creare le premesse per cui un artista trovi una facile via per il successo e la viva con un angosciante senso di colpa.
La musica dei Beatles serve solo da contorno al tema della finzione con cui ci presentiamo agli altri, cercando di far apprezzare solo quello che ci interessa e possa catturare l'attenzione.
E tra gag inscenate da personaggi che non vivono nella realtà ma nei cliché (l'amico tossico, la discografica arrivista, l'amica innamorata), si ascoltano volentieri anche alcune belle canzoni dei Beatles, per ottenere i diritti delle quali pare siano stati versati 10 milioni di sterline, pari a circa la metà del budget complessivo, ma senza esplorare davvero che cosa una loro reale assenza avrebbe causato sulla musica pop attuale.
L'intento di Boyle è di costruire una una commedia romantica e molto convenzionale, in cui forse la nota più arguta è la partecipazione di Ed Sheeran nei panni di se stesso. Film tutto sommato deludente.
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