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The Last Heroes: Gli Ultimi Eroi

Regia di Roberto D'Antona vedi scheda film

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AlessandroDiGrazia

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La recensione su The Last Heroes: Gli Ultimi Eroi

di AlessandroDiGrazia
2 stelle

Ottimo tecnicamente, ma è solo un grande spot personale del regista

Lavoro nel cinema ormai da anni e ammetto che di primo acchito, questo The Last Heroes mi era sembrato il classico lavoro amatoriale di un regista in erba. Non è così. Il film è girato brillantemente e con maestria, montaggio e fotografia sono decisamente di altissimo livello e le musiche sono, per quanto semplici e fatte al sintetizzatore (ricordano College con Federica Moro) sono una vera e propria OST. Le note positive, tuttavia, finiscono qui. Non conoscevo il giovane regista e googlando il suo nome, ho scoperto altri film sempre di genere horror e una serie (TV?), che sicuramente vedrò...

Tornando a The Last Heroes, però, devo ammettere che le note stonate superano di gran lunga quelle positive. Ma andiamo per ordine:

1) Trama: una storia decisamente ingenua, messa in scena brillantemente, ma senza idee. Ne risulta un collage di situazioni palesemente riprese da altre pellicole (Ghostbusters, It, Gremlins, Indiana Jones) mischiate alla rinfusa. L'autore è il regista stesso...

2) Personaggi: il cast di attori prevalentemente amatoriali porta in scena una serie di personaggi stereotipati, tra cui i peggiori sono, senza dubbio i protagonisti, ovvero l'eroe (il regista stesso che è anche sceneggiatore e protagonista, gulp!) dipinto come il cavaliere senza macchia, bello, forte, coraggioso, affascinante...tutte lo vogliono, la bibliotecaria, la sua fidanzatina delle medie e addirittura la madre della fidanzatina! È un avventuriero, ma anche un timido dongiovanni, ma anche un abile combattente, ma anche un professore universitario, nonché mascalzone trafuga-reperti. Praticamente perfetto. Anche la perfida villain della pellicola risulta troppo caricaturale. È una strega, anzi no, è un demone, anzi no, è la madre di tutte le streghe, anzi no, è un "nosferatu"...boh. il risultato è un essere palesemente mascherato che ricorda il cattivo dei cartoni animati, con tanto di risata malvagia e lacchè dai poteri magici. 

3) Dialoghi: al limite del paradossale. Lenti, senza verve e votati unicamente alla trama. L'autore? Sempre il regista

4) Recitazione: buona quella dei giovanissimi attori che unnterpretano i protagonisti da giovani, mediocre il resto. Il film risente pesantemente dell'assenza di attori professionisti

5) Costumi: a parte il migliore amico del protagonista, splendidamente agghindato da bamboccione simpaticone, il resto è senza infamia e senza lode, tranne, ancora una volta per il protagonista, che, tentando di assomigliare ad Indiana Han Solo Jones, è finito con l'assomigliare a Tonio Cartonio della Melevisione, con camicia bianca da cameriere e gilet in pelle da buttero. Per la cattiva, una tunica nera e ci tofliamo il pensiero

6) Durata: oltre due ore, per un film fantasy/horror/action dai dialoghi scadenti sono troppe, soprattutto per una trama così poco articolata e lineare

In sostanza, quello che emerge, in questo The Last Hero, non è l'opera, ma il regista, nel bene (ottima regia, ottimo montaggio, ottime luci) e nel male (storia scarna, protagonista egocentrico e costantemente in primo piano, dialofhi senza brio). Il ché è favoloso se si tratta di un regista maturo e consapevole, fastidioso se si tratta di un giovane regista che cerca di mettere in scena un grande spot personale, invece di un film. Un'ultima cosa positiva, però questo The Last Heroes ce l'ha: fa parlare e scrivere di sé, tanto che ho investito 10 minuti interi per questa recensione.

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