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Tre uomini e una gamba

Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier vedi scheda film

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La recensione su Tre uomini e una gamba

di scandoniano
8 stelle

 

In viaggio in auto da Milano verso la Puglia, tre cognati (l’ultimo dei quali va proprio al Sud per sposarsi), attraversano lo stivale e incontrano numerose peripezie. Il pericolo più grande però sta proprio nella tappa finale, dove li attende un irrequieto e irascibile suocero, in attesa di riabbracciare, più che i tre generi, “la gamba”, opera d’arte del fresco defunto Garpez, acquistata ed incautamente custodita dai tre indomiti viaggiatori…

 

 

Il plot è banale: tre cognati, ma soprattutto amici, on the road per l’Italia. Punto. La genialità sta nell’infarcire il tutto con una gamba, opera d’arte moderna (e qui, giù con le inevitabili battute), oltre che con un più convenzionale amore contrastato (per ovvie ragioni) tra Marina e Giacomino (il futuro sposo). Il mix di elementi c’è, ma è lo shaker, il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo a rendere il tutto appetitoso ed irresistibile. Forti di battute già rodate sulle tavole del palcoscenico e soprattutto in TV (le cui migliori escono dalla bocca di Giovanni), ed  infarcita da intermezzi cinematografici infilati qua e là (un gangster movie in TV, un film neorealista al cinema ed uno onirico su Dracula), il trio si fa aiutare da Massimo Venier alla regia e da una colonna sonora accurata (che diverranno costanti nei loro primi film), mettendo su una pellicola irresistibile e divertentissima. Concludono l’operazione la forte matrice citazionista di alcune scene (da “National lampoon’s vacation” a “Marrakech express”, da “Point break” a “Ladri di biciclette”) ed i dialoghi esilaranti. Peccato per il finale, decisamente troncato e senza senso. Quest’ultimo elemento è considerato tra quelli che lascia trasparire più chiaramente il background non-cinematografico del trio comico (abituato più allo sketch autoconclusivo, oppure alla gag teatrale).

 

Il film viene indicato da qualcuno come appartenente ad una trilogia che continuerà con “Così è la vita” e “Chiedimi se  sono felice”. Se si intende, col senno di poi, la “trilogia degli unici film divertenti di Aldo, Giovanni e Giacomo” allora siamo d’accordo…

In ogni caso, per una serata spensierata è il massimo della vita.

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