Regia di Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier vedi scheda film
In questi giorni il trio comico composto da Aldo, Giovanni e Giacomo è al cinema con il documentario di Sophie Chiarello "Attitudini: nessuna", e mi sembra l'occasione giusta per scrivere sul loro primo film, "Tre uomini e una gamba", che rimane probabilmente anche il loro migliore a tutt'oggi. Nel 1997 fu certamente una sorpresa per il pubblico, che ne decretò un successo trionfale con ben 40 miliardi di incasso, aprendo la strada alla loro fortunata carriera cinematografica.
Col senno di poi, "Tre uomini e una gamba" è una commedia simpatica, un tentativo di rinnovare lo schema del film comico italiano anni 90 di derivazione televisiva, con una regia a otto mani (!) che non brilla per competenza tecnico-espressiva, come si poteva immaginare, ma per il resto il film può contare su gags e tempi comici collaudatissimi, con il trio che, rispetto ai loro programmi televisivi, può reinventarsi in una forma "slapstick", come è stato osservato da qualcuno, che nonostante la mano un po' acerba in regia riesce comunque a strappare le risate dovute e a creare numerosi momenti di intrattenimento gradevole. Una delle idee vincenti è stata quella di aggiungere alla storia principale i tre filmini gangster, neorealista e vampiresco, di cui simpatici soprattutto i primi due, ma anche di aggiornare lo schema di una certa commedia in the road alla Salvatores, riferimento inevitabile soprattutto nella scena della partita di calcio.
Il gioco di squadra dei tre comici è ovviamente la carta vincente di tutta l'operazione, ma altrettanto azzeccata risulta la presenza di Marina Massironi, divorziata già da anni da Giacomo all'epoca delle riprese, ma capace di entrare in perfetta sintonia con i tre guitti, e all'amenità generale contribuiscono almeno un Carlo Croccolo in versione caricaturale e una Luciana Littizzetto in una breve partecipazione, ma più incisiva rispetto ad altre sue incursioni cinematografiche. Tirando le somme "Tre uomini e una gamba" è diventato un piccolo cult per cui non ha senso, a mio parere, fare gli snob e disprezzarlo, anche perché in questo primo film il trio risulta ancora fresco e vitale, decisamente più che nella maggior parte delle pellicole successive.
Voto 7/10
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