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Sette anni in Tibet

Regia di Jean-Jacques Annaud vedi scheda film

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La recensione su Sette anni in Tibet

di Thrombeldimbar
6 stelle

È un film di avventura che esplora l'animo umano avvalendosi della filosofia orientale.

Nulla di nuovo, anche perchè io stesso avendo abbracciato per un periodo di tempo la religione Buddhista, so per certo che tutto quello che ci ha raccontato Jean-Jacques Annaud sia stato molto romanzato.

Nulla toglie che Sette Anni in Tibet non fruisca di fascino e misticismo. 

Basato sull'autobiografia di un alpinista austriaco, tale Henrich Harren (Brad Pitt), che nel 1939 abbandonò moglie e figlio per una spedizione sull'Himalaya intenzionato a scalare una delle vette più alte del mondo, il Nanga Parbat, e a ricevere glorificazione sportiva al ritorno in patria. L'avventura dell'impavido ed egoista sportivo però si tramutò da lì a breve in una ascesa molto pericolosa. Fu costretto ad abbandonare l'impresa per causa delle molte valanghe, e venendo successivamente fatto priginiero dell'impero britannico in India, iniziava così una lenta discesa esplorativa del proprio io interiore e del Karma individuale.. La frenetica fuga per la libertà e la ricostruzione parziale "dell'essere uomo" dai principi saggi. Un'abbandono progressivo all'orgoglio umano del ventesimo secolo.. 

Il film è ambientato nella seconda guerra mondiale e vanta una fotografia meravigliosa, merito ovviamente delle splendide location. Brad Pitt però è un attore che non sa gestire la recitazione drammatica, sfociando molto spesso in un autocommiserazione fasulla e poco credibile.

Il vero Heinrich viene descritto nel film come un uomo arrogante e arrivista pronto a tutto pur di fuggire dalla prigionia. La sua scaltrezza gli sarà di aiuto. Debole e disperato, fra le montagne, incontra Peter Aufschnaiter (David Thewlis) la guida di scalata già conosciuta in precedenza.

La convivenza non è delle migliori a causa del carattere egocentrico ma solitario di Heinrich. Speranzosi di raggiungere il Tibet: nello specifico la città di Lhasa in quanto zona neutrale, vengono, come lecito aspettarsi, respinti più volte.

Con grande scetticismo da parte dei tibetani riescono infine nell'impresa quasi impossibile di farsi accettare come veri e propri cittadini della città sacra.. Mentre Hainrich aspetta la fine della guerra, la sua amicizia con nientepopodimeno che il giovane Dalai Lama, inizia a trasformare la sua arroganza in umiltà prima dell'avvento dell'inevitabile...

Un film indubbiamente romanzato che mi ha lasciato l'amaro in bocca ma suggestivo al tempo stesso. Peccato si poteva far meglio.

 

6-7/10

 

Brad Pitt, David Thewlis

Sette anni in Tibet (1997): Brad Pitt, David Thewlis

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