Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Stupendo connubio di dramma e commedia questo messo in scena da un Benigni al meglio delle proprie capacità. Amatissimo all'estero, in Italia ha dovuto fare i conti con i veleni di una (parte della) critica troppo spesso in malafede.
“La vita è bella” è il film della piena maturità artistica di Roberto Benigni. È un'opera semplice ma allo stesso tempo arguta che riuscì nella certo non facile impresa di rinverdire i fasti di quel cinema dolce-amaro tanto caro al grande Chaplin. Amatissimo all'estero, in Italia ha dovuto comunque fare i conti con le critiche a prescindere di quegli intellettualoidi frustrati da sempre presenti in gran numero nel (sedicente) Bel Paese. Magnifici alcuni passagi, tipo quello in cui Guido 'traduce' le spiegazioni del sergente tedesco ai prigionieri appena arrivati. Curatissime le musiche di Nicola Piovani, premiate anch'esse con l'Oscar. A volergli proprio trovare un difetto, direi la presenza come attrice protagonista di Nicoletta Braschi, che certo quanto a capacità attoriali non sarà mai Kathrin Hepburn.
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