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An Acceptable Loss - Decisione estrema

Regia di Joe Chappelle vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su An Acceptable Loss - Decisione estrema

di boychick
6 stelle

Discreta pellicola che unisce thriller, dramma e azione. Il thriller è presente soprattutto nella prima parte della pellicola, l'azione nella seconda parte, mentre il dramma fa da sfondo all'intera pellicola. La regia riesce bene ad unire i tre generi e tutti sono realizzati sufficientemente.

Iniziamo con il thriller. Il thriller è presente nella prima parte del film e si concentra sulle attenzioni che riserva il ragazzo nei confronti di Elizabeth. Infatti, lo spettatore si chiede il motivo per cui il ragazzo è così attirato dalla sua insegnante, si chiede cosa lo spinge a seguirla, a spiarla, e ci si chiede quali saranno le sue intenzioni e le scelte che farà.

Diciamo che il thriller funziona bene, soprattutto poiché viene svelato tutto poco per volta allo spettatore e questo non può che essere un aspetto positivo, infatti permette al film di essere misterioso.

L'azione inizia, e il ritmo della pellicola aumenta, intorno alla metà del film, quando viene meno la parte thriller e ci si concentra di più sulle scene di azione e suspense. In particolare, il film diventa molto più adrenalinico quando Elizabeth scopre lo studente in casa sua mentre legge il manoscritto. Da lì in poi lo spettatore capisce tutto ciò che finora era stato solo in parte raccontato e inizia una lotta per la sopravvivenza. Ecco, a questo proposito devo fare i complimenti alla regia. Molto spesso, infatti, pellicole analoghe tendono ad esagerare con fughe rocambolesche, protagonisti che si scoprono capaci di ogni cosa e il tutto degenera con scene surreali e irrealistiche. Invece, in questo film, si è riusciti a stare quanto più possibile con i piedi per terra. Infatti, come ovvio e come accadrebbe nella realtà, i due protagonisti non riescono a fuggire più di tanto a coloro che li vogliono catturare e vogliono il manoscritto. Non ci sono scene con effetti speciali, e con fughe fuori dalla realtà. E questo non può che essere un elemento positivo. Così come il finale, arricchito da un colpo di scena che toglie anche l'amaro in bocca. Non c'è un lieto fine, cosa che sarebbe accaduta in tante altre pellicole. Il finale non poteva che essere quello, è stata la scelta più difficile da fare (un finale con i due protagonisti che riescono ad avere la meglio sul governo sarebbe stato più adrenalinico, ma anche più surreale) ma anche l'unica scelta possibile e logica per come si è sviluppato il film.

Infine, oltre al thriller e all'azione, il tutto è posto in un sottofondo di dramma. Certamente il dramma, la disperazione della protagonista, i sensi di colpa potevano essere rappresentati meglio, ma comunque una sufficienza anche questo genere se lo merita. Infatti, la regia è riuscita a trasmettere allo spettatore il senso di angoscia di Elizabeth, la sua paura (paura di essere vista, di essere oggetto di qualche vendetta, di essere avvicinata) e le sue emozioni: tristezza, profondo senso di colpa, volontà di raccontare i fatti, la verità.

Perciò sicuramente una pellicola consigliata a chi piacciono film dal ritmo lento, che richiedono un minimo di impegno nel seguire la storia e che uniscono il dramma allo spionaggio e al thriller.

Pellicola che si merita senz'altro una sufficienza.

Voto: 6 

 

A tutti auguro un buon cinema e un buon proseguimento!

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