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Kill Zone: Paradox

Regia di Wilson Yip vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Kill Zone: Paradox

di AndreaVenuti
7 stelle

Paradox, Wilson Yip, 2017

Nel 2015 il buon Pou-soi Cheang (recentemente tornato in pista con quel capolavoro di Limbo) dirigeva il riuscitissimo Kill Zone - Ai confini della giustizia, prodotto dall'amico Wilson Yip e due anni dopo si sono scambiati i ruoli con Paradox.
 
Wilson Yip trasporta su schermo una sorta Taken ma in salsa completamente hongkonghese con uno svilippo narrativo che si allontana (nel finale sopratutto) dai binari hollywoodiani abbracciando invece meandri cupi ed oscuri, dal destino beffardo di Johnnie To (con tanto di politici dediti al traffico di organi e poliziotti corrotti) fino ad un epilogo quasi kitaniano.
Ad ogni modo la narrazione non è certo la parte succosa del film laddove invece splende di luce propria nei fantasmagorici combattimenti in cui emerge tutto il talento di Wilson Yip (e del maestro Sammo Hung, qui action direction).
Le scene di lotta alla fin fine non sono neppure tante, solamente tre ma signori sono di un livello sublime.
Nelle prime due sequenze Yip adotta una schema particolare con l'intrigo che inizia sempre in luoghi chiusi ed angusti per poi spostarsi all'aperto nella caotica Bangkok, i cui vicoli e mercati ricordano i quartieri stra affollati di Hong Kong (la gestione dello spazio scenico/urbano è fantastica).
 
I combattimenti esibiscono uno stile in parte vicino alla saga di Ip Man con una camera in continuo movimento spesso impegnata a riprendere specifici particolari del corpo in azione oppure long take sinuosi e prorompenti tra camera a mano e panoramiche a schiaffi, il tutto unito e alternato da azzeccati montaggi incrociati e paralleli. Intrigante anche l'uso dello slow-motion (centellinato), inserito in momenti chiavi che sembrerebbero decretare la fine dello scontro ma non sempre sarà così.
Wilson Ip poi integra il suo modus operandi con una bella dose di violenza e ossa spezzate tipiche del nuovo action indonesiano.
Infine intensa e fisica la prova di Louis Koo che grazie a questa performance fa incetta di premi (molto bello l'abbraccio con Jakcie Chan durante la premiazione dei 37th Hong Kong Film Awards, con Koo vincitore nella categoria di miglior attore).
 
PS Il film è visibile su Amazon Prime Video (doppiato e non)
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