Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Marco Bellocchio ritorna al cinema, subito dopo Cannes, con un film che parla della storia nera del nostro paese...
Non è un biopic, ma parla di uno dei mafiosi che ha collaborato con il pool antimafia di Giovanni Falcone: Tommaso Buschetta.
Un film difficile che può non piacere a primo impatto, ma che con lucida intelligenza, indaga su una figura molto controversa della nostra storia, che ha deciso di voltare le spalle ai suoi vecchi compagni, perchè la mafia non era più quella di una volta, adesso si uccidevano donne e bambini, si spacciava droga, insomma era diventata fuori controllo.
Bellocchio firma una pellicola ma allo stesso tempo è capace di tenere le distanze sulla figura di Buscetta, risuscendo a non giustificarlo ma al contrario ne narra le gesta, le sue ragioni e la sua storia.
Soltanto un italiano poteva capire un film del genere, Bellocchio da grande vecchio del cinema qual'è, non perde mai di vista di sottolineare che nonostante Buscetta abbia deciso di collaborare con la giustizia, non è certo uno stinco di santo.
Ad interpretare Buscetta, c'è Pier Francesco Favino, in forma decisamente smagliante.
Si tratta certamente di un ottimo film, ma forse non del miglior Bellocchio, sottolineo forse perchè non ho visto molti film di questo regista, quindi alzo le mani prima di giudicare il suo operato.
In compenso ho apprezzato moltissimo questo film.
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