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Joker

Regia di Todd Phillips vedi scheda film

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La recensione su Joker

di kubritch
6 stelle

Joker simbolo della società contemporanea sull'orlo della catastrofe; prodotto di una barbarie dei comportamenti, sempre più diffusa e di diseguaglianze sempre più accese. Il bullismo, le discriminazioni, la disoccupazione, la slealtà nelle relazioni, il cinismo e l'ipocrisia dei media. Dobbiamo pensare che Hollywood si faccia portavoce del malcontento popolare? O è un modo astuto per mascherare (da Joker) il fatto che lo showbusiness dai grandi numeri fa parte di quel sistema capitalistico spregiudicato che è parte in causa delle diseguaglianze? Prodotti narrativi per il diletto delle masse, che veicola la carica antipolitica e antisistema del popolo, ormai, ineludibile per depotenziarla attraverso spettacoli dal valore catartico. Quando il protagonista uccide il collega si nota un certo compiacimento vendicativo che mira alla complicità emotiva dello spettatore. Bisogna sempre tener presente da che pulpito viene la predica. La protesta viene, in realtà, demonizzata per quanto la violenza del protagonista possa apparire giustificata dalle condizioni sociali e dalle ingiustizie gratuite di cui è vittima il personaggio. La scena della rivolta sul finale mi ha ricordato per analogia coreografica, l'assalto delle scimmie in 2001, Odissea nello spazio. Cronenberg aveva trattato, più o meno, lo stesso tema sociale in Cosmopolis, ma in modo speculare, dal punto di vista dell'altra parte della barricata, mettendo in scena l'indifferenza algida ed eterea delle classi privilegiate verso le condizioni del popolo. La parte migliore del film è sicuramente l'interpretazione di Joaquin, unita ad una buona direzione del cast. La parte che mi ha lasciato un po' perplesso riguarda la sceneggiatura che mentre dipinge un quadro realista, deraglia verso soluzioni inverosimili ed a volte raffazzonate - penso al rapporto di Arthur con la vicina. Per esempio, come abbia fatto il Joker a presenziare allo show con la polizia alle calcagna, solo con una buona dose di sospenzione dell'incredulità è giustificabile. Non sapevo che in USA si usasse regalare pistole in modo così disinvolto; oltretutto, dato il costo non sono regali che ti aspetteresti da colleghi di lavoro che, per giunta, provvede appena alla sopravvivenza. La variante interpretativa dell'omicidio dei genitori di Bruce Wayne che si collega esteticamente al Batman di Tim Burton, serve a favorire l'immedesimazione nel ribelle. Il Joker è il nostro spirito interiore di insofferenza ai modelli sociali. Forse lo avrei apprezzato maggiormente se avesse preso le distanze dal fumetto come storia a se stante ma penso che sarebbe stata un'operazione meno economicamente proficua. Continuo a pensare che la drammatizzazione attuale dei fumetti con tutti quei psicologismi e quelle politicizzazioni sia un loro snaturamento. Trovo che sia una strumentalizzazione per veicolare messaggi propagandistici presso il pubblico di giovanissimi, negli ultimi tempi, privi di modelli di riferimento e valori tradizionali, come si suol dire, oltre che per svezzarli al consumismo - ma questo va da sé trattandosi di Hollywood e noi non siamo così ingenui da pensare che da quelle parti siano tanto liberi di indagare sulla natura umana. 

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