Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Notevole messa in scena del personaggio nato nel 1940 dalla collaborazione tra i fumettisti Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson, che nel tempo ha assunto una popolarità tale da superare forse lo stesso protagonista del comic ovvero Batman.
Il lavoro di Todd Phillips (regista e sceneggiatore assieme a Scott Silver) è estremanente attento in fase di screenplay (la costruzione della storia ed alcuni dialoghi sono davvero splendidi) ed altrettanto efficace nella ripresa e nella regia, con una fotografia di grande qualità ed un montaggio serrato che non da scampo.
Ma quello che eleva il film molto oltre la media delle produzioni contemporanee è la straordinaria interpretazione di Joaquin Phoenix, che qui raggiunge l'apice della sua già brillante carriera inventando un Joker in continua trasformazione, lavorando sulle mimicità del viso, sulle pose del corpo e sopratutto sulla macabra risata (che più di ogni altra cosa trasmette un senso di disagio e di vuoto allucinato) come pochi attori hanno saputo fare a Hollywood.
Una Gotham City mai così lugubre e scura accompagna lo spettatore nel vortice della malattia mentale di Arthur Fleck fino alla trasformazione definitiva in Joker, nella scena finale destinata a diventare un cult.
Le ampie citazioni della filmografia di Scorsese (Taxi Driver, KIng for a night) sono volute e fanno piacere (la stessa presenza di De Niro nel filme è un ulteriore omaggio al Maestro) anche se onestamente tolgono un grammo di originalità al film, che tuttavia rimane un lavoro davvero notevole.
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