Regia di William Friedkin vedi scheda film
Michael, un omosessuale di mezza età, organizza una festa per un suo compagno di nome Harold.
Michael ha paura d’invecchiare; (egli, infatti, porta un parrucchino) ed è molto indeciso, aspetto della sua personalità che si fa sempre più sentire sino all’espluà finale.
Friedkin fa vedere come sia diffficile trovare nell'animo umano quel quid che permetta di giungere ad una vera stabilità senza più ricorrere a dei sotterfugi che, come costruzioni di carte al vento, inevitabilmente finiscono, dinanzi alla graffiante durezza della vita, per rivelare la propria inconsistenza. Ma è troppo difficile, e così cercando di risalire la china si finisce per cadere in un abisso ancor più profondo.
I personaggi non mancano di scavo psicologico, l’ambientazione è molto curata così come sono curati i costumi. Forse un po’ troppo teatrale e poco cinematografico.
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