Regia di Pupi Avati vedi scheda film
È Pupi Avati, c'è la sua firma.
Bella la struttura a flashback ma su una visione focalizzata su un singolo personaggio all'inizio, ed è proprio questa storia all'indietro a creare il depistaggio. Lo spettatore si crea una sua ipotesi che però verra disattesa e resterà confuso. Questa mancanza di ordine, di chiarezza, di equilibrio crea alla fine instabilità e confusione.
L'horror tradizionale non esiste ma esiste il mistero, esistono le leggende, esistono le storie di paese e un dilemma irrisolto. Si tratta di un intrigo politico? Di storia vera? Di pura follia? Sacro e profano si mischiano, storie si intersecano ma non si risolvono.
La campagna della bassa fa il resto.
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