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Grazie a Dio

Regia di François Ozon vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Grazie a Dio

di claudio1959
8 stelle

Grazie a Dio film da vedere se vi è piaciuto Il caso Spotlight lo amerete e piangerete per la crudezza della storia.

Denis Menochet, Eric Caravaca, Melvil Poupaud, Swann Arlaud

Grazie a Dio (2018): Denis Menochet, Eric Caravaca, Melvil Poupaud, Swann Arlaud

Denis Menochet

Grazie a Dio (2018): Denis Menochet

Melvil Poupaud, Aurélia Petit

Grazie a Dio (2018): Melvil Poupaud, Aurélia Petit

locandina

Grazie a Dio (2018): locandina

LA TRAMA : Alexandre Guerin(Melvil Poupaud)vive a Lione con la moglie Marie Guerin(Aurelia Petit)ed i suoi cinque figli. Un giorno casualmente scopre che il prete che lo ha abusato da bambino Bernard Preynat(Bernard Verley) incredibilmente sta ancora lavorando con i ragazzi giovani, a questo punto dentro di lui i fantasmi del passato riemergono all’improvviso- LA RECENSIONE: Francois Ozon descrive in modo efficiente una vicenda di pedofilia, basata su fatti realmente accaduti nella diocesi di Lione, film a taglio semidocumentaristico, sembra a tratti più un inchiesta giornalistica che un film, lo spettatore ci mette un po’ prima di essere emotivamente coinvolto, film narrato in modo freddo, l’edizione francese di Il caso Spotlight di Tom McCarthy, autore anche del bellissimo “La ragazza di Stillwater”.Ozon costruisce il suo film, senza farci parteggiare per i protagonisti della vicenda, i tre protagonisti della storia entrano in scena separatamente, poi si incontrano e si uniscono nell’azione contro padre Preynat, Ozon tiene ben separate le vite e le vicende familiari dei tre protagonisti. Opera pregiata che rivela l’ipocrisia della chiesa Cattolica. Un film corale di denuncia e di impegno sociale, istruttivo ed eticamente valido. Gli attori tutti in parte, soprattutto Melvil Poupad la cui sobria recitazione ci esprime il suo tormento interiore, mai sopito nel tempo . Non e’ il miglior film di Ozon, ma è un ottimo film, sicuramente meglio del tonfo di “Doppio amore”. Film crudo e spietato, attualissimo ed obbligatorio, da vedere assolutamente, lancia il dubbio, se gli uomini possono credere ancora in Dio, nonostante pastori indegni ed amorali. Grazie a Dio ha il potere di restituirci la personalità di un regista capace come pochi di introspezione psicologica, per la miglior comprensione dell’animo umano. Ozon porta avanti il racconto come un inchiesta, ci espone i fatti come sono maturati ed avvenuti e i danni provocati nei bambini molestati, i protagonisti sono tutte pedine che si muovono in modo meccanico con un obiettivo comune da raggiungere: inchiodare il prete abusatore alle colpe commesse ed alla relativa espiazione della colpa, ma non solo, colpire anche l’apparato ecclesiastico che pur sapendo, non ha mosso dito, una Diocesi omertosa, imbarazzante nella figura del cardinale Barbarin, silenziatore delle malefatte e autore della frase agghiacciante, pronunciata davanti ai giornalisti riuniti “Grazie a Dio”, sono passati 20 anni dai fatti denunciati e quindi prescritti. Poi si rettifica e si scusa della gaffe commessa. Voto 8 - Interpreti e personaggi Melvil Poupaud: Alexandre Guérin Denis Ménochet: François Debord Swann Arlaud: Emmanuel Thomassin Éric Caravaca: Gilles Perret François Marthouret: cardinale Barbarin Bernard Verley: padre Bernard Preynat Josiane Balasko: Irène Martine Erhel: Regine Maire Hélène Vincent: Odile Debord François Chattot: Pierre Debord Julie Duclos: Aline Debord Frédéric Pierrot: capitano Courteau Aurélia Petit: Marie Guérin Jeanne Rosa: Dominique Perret

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