Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Un film che mi ha spiazzato. Almodóvar si racconta in modo che più onesto non si può indugiando sulla sua dipendenza dal fumo di eroina, con un tono da melodramma che non cerca scorciatoie né lascia intravedere speranze. L'alter ego di Pedro, Salvador Mallo, è distrutto nel corpo e nella mente e viaggia verso l'autodistruzione. Unici momenti poetici ma anche stranianti sono i flashback sull'infanzia che mi sembrano una delle poche cose da salvare del film. Un Banderas mai più profondo di così . Nonostante alcuni momenti belli il ritmo è pesante, teatrale e mette a dura prova lo spettatore. Entriamo nei meandri psicologici dell'essere umano che però sono cul de sac, si ha la sensazione di essere imbottigliati perché il personaggio è prigioniero delle proprie ossessioni.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta