Regia di Gianni Di Gregorio vedi scheda film
Di Gregorio è certo regista originale e con un tocco del tutto particolare nel raccontare vicende minori del cosiddetto uomo qualunque, stretto tra anziane madri da accudire, lavori per cui si è improvvisamente diventati troppo vecchi e "disconnessi",e (come in questo "Lontano lontano") una pensione da reinventarsi magari in un paese esotico ed a buon mercato senza affogare sotto conti in sospeso, bollette ed una monotonia che invecchia più dell'età anagrafica. Regalandoci un film leggero ma con una grazia tutta sua, il regista cortese,come verrebbe da definirlo, riesce per l'ennesima volta a trasformare il minimalismo della vita quotidiana in un racconto a suo modo appassionante (un pò come le storie di vite comuni che compaiono a volte in programmi,libri o documentari). Ed ha un merito, non voluto ma superiore a tutti gli altri, di renderci l'ultima prova di Ennio Fantastichini, ottimo e professionale come sempre, che da lì a poco lascerà per sempre quel gran cinema che è la vita.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta