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Happy Together

Regia di Wong Kar-wai vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Happy Together

di AndreaVenuti
9 stelle

Happy Together è un film di Hong Kong del 1997 (le riprese invece sono state realzizate quasi esclusivamente in Argentina) diretto, scritto e prodotto (insieme a Jeffrey Lau) da Wong Kar Wai che vinsè grazie a questo film il premio Prix de le mise en scene al Festival di Cannes del 1997.

Il film di Wong Kar-wai è stato realizzato in un anno particolarmente importante per la storia moderna di Hong Kong ovvero il 1997, data in cui l'ormai ex colonia britannica passa ufficialmente alla Cina (Hong Kong diviene quindi la prima regione amministrativa speciale della Cina) inoltre il regista decise di osare molto, realizzando un film interamente incentrato sull'omosessualità, grande tabù in Cina; i tre protagonisti (Tony Leung Chiu- Wai, Leslie Cheung e Chen Chang) possiamo considerarli come tre anime della Cina conteporanea, tutti soggetti costretti a lasciare la loro patria pur di inseguire i loro sogni "proibiti" impossibili da realizzare in terra cinese.

I film di Wong Kar-wai ormai presentano sempre degli elementi imprescindibili per la sua idea di cinema, creando opere d'arte originali e difficilmente imitabili, a tal proposito è impossibile non soffermarci sull'amore visto come una malattia tremenda:

Lai Yu fai (Tony leung) è follemente innamorato di  Ho Po-Wing (Leslie Cheung), tuttavia sa benissimo che la sua controparte amorosa è un'anima persa, un ragazzo opportunista a tratti fatalista che si concentra esclusivamente al presente pronto a tradire il compagno, il quale vive la relazione come una condizione di sofferenza, un amore con una scadenza sempre più vicina.

Anche la regia propone come sempre nel suo cinema, scelte stilistiche ormai note per chi segue l'autore cinese, tra cui:

 

-Inquadrature ad effetto cornice ossia riprendere personaggi che si trovano al di là di vani (finestre, porte); immagini utilizzate per restringere lo spazio del protagonista e sopratutto per enfatizzare la sua condizione di strazio, supplizio ed isolamento/sofferenza. 

Mi sto riferendo alla scena in cui Lai Yu, dopo una prima separazione, rivede l'amante entrare in noto tango bar in buona compagnia; la macchina da presa si trova all'interno del locale e mostra in campo lungo oltre una vetrina un attonito e sofferente  Lai Yu, che viene ripreso in un modo estremamente particolare che enfatizza ancora di più la sua condizione di essere prigioniero di un sentimento di dolore così forte.

 

-Ritroviamo la voice-over, inoltre importante evidenziare come l'inizio del film sia in bianco e nero e si amalgama alla perfezione allo stato d'animo dei protagonisti; a tal proposito bellissima la sequenza in cui i due innamotari si perdono per le strade argentine e dopo aver litigato vengono ripresi in campo lungo con macchina fissa, scelta che simboleggia il disorientamento dei due giovani costretti ad emigrare dalla patria pur di inseguire il loro sogno amoroso, patria pur sempre amata in particolar modo da Lai Yu.

 

-Non potevano mancare le immagine sfocate (anche se in numero assai ridotto rispetto alle precedenti opere) utili per accentuare la condizione di disagio del protagonista oppure il fast-motion come sempre utilizzato per comunicare una sensazione di solitudine e smarrimento dell'uomo

 

-Nel finale il regista decide di aggiungere ancora un ulteriore tassello alla sua già immensa poetica e troviamo l'utilizzo della macchina a mano che unita alla location (non siamo più in Argentina) sembra quasi ad alludere ad un domani migliore (Wong ha sempre detto di amare i finali aperti).

 

-Colonna sonora e fotografia (Christopher Doyle) sono come sempre due elementi importantissimi che si fondono senza problemi alla regia e sceneggiatura creando un qualcosa di magico e fortemente poetico.

Concludendo Happy together  è un capolavoro in cui oltre a segnalare  la "solita" e magnifica poetica del mestro di Hong Kong, troviamo il coraggio di soffermarsi su tematiche scomode, affrontate però con un'eleganza e gusto artistico che appartengono solo ed esclusivamente a Wong Kar Wai.

 

 

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