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It: Capitolo 2

Regia di Andres Muschietti vedi scheda film

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La recensione su It: Capitolo 2

di Malpaso
7 stelle

It - Capitolo due è un film che, a differenza del predecessore, tenta di tradurre il vero spirito del romanzo di King, riuscendoci in parte.

La recensione che segue la trovate anche sul mio blog.

 

Il male è dentro Derry. Si capisce già dalla scena d’esordio che It – Capitolo due ambisce alla corona di miglior trasposizione spirituale di un romanzo di Stephen King. Perché c’è un motivo se la maggior parte dei film tratti dalle opere del re del brivido hanno fatto cilecca: la concezione orrorifica presente nell’oggetto libro non può essere tradotta, attraverso il mezzo cinematografico, in qualcosa che mantenga le caratteristiche vincenti della materia originale.

 

Andrés Muschietti, dopo aver diretto un primo capitolo ben confezionato ma privo dell’essenziale cattiveria del romanzo, cambia approccio e non teme il ridicolo: It – Capitolo due prova a mettere in scena tutta la componente squilibrata e grottesca che mancava nel primo film, talvolta riuscendoci ed in altri casi deflagrando nel trash. Così la pellicola è un insieme di momenti eterogenei, dalla rappresentazione riuscita dei drammi dei vari protagonisti alle schegge impazzite, ovvero i tanti lampi in cui il film si trasforma in una vera e propria baracconata di jumpscare prevedibili e divertenti scene pulp.

 

Sicuramente It – Capitolo due è un film meno inquietante del suo predecessore, ma anche più divertente, il che è dovuto ad elementi sia positivi che negativi: se l’esagerazione derivata dall’opera originaria costruisce dei momenti esilaranti, che verranno apprezzati più dagli amanti del genere che dal pubblico mainstream, d’altra parte la produzione si è fatta grande, tanto da spettacolarizzare il tutto ai danni della tensione, e a volte il regista preme troppo sul pedale del grottesco, facendo quindi sfociare il tutto in un trash non voluto e ai limiti del ridicolo.

 

Eppure, nel complesso It – Capitolo due funziona: sfruttando a dovere l’eredità del primo atto, Muschietti racconta le conseguenze delle paure e dei traumi che i protagonisti si portano dietro dall’infanzia, metaforizzati nella figura dell’ottimo Pennywise di Bill Skarsgård, qui ancora più plastico e stravagante; il tutto è sorretto da un ottimo cast, da James McAvoy a Bill Hader, passando per Jessica Chastain, i quali lavorano sulle interpretazioni delle loro controparti giovanili aggiungendo un ulteriore livello di profondità ai personaggi.

 

It – Capitolo due è un film ambizioso negli intenti e coraggioso nel tentativo di metterli in atto: spulciare l’intera opera originaria sarebbe stato impensabile per un dittico di film che, insieme, arrivano a cinque ore di durata, ma Muschietti è senz’altro riuscito a dare vita ad una parte di essa. Al di fuori dei non pochi scivoloni, la grandezza produttiva della pellicola si sposa con la visione registica, ispirata e solida, e l’opera si afferma come dignitosa trasposizione di un grande romanzo sul male, la paura e la forza dei legami.

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