Regia di Mimmo Esposito vedi scheda film
Due ragazzi siciliani, fidanzati da anni, tornano a casa dopo l’esperienza universitaria. Le famiglie hanno anche importanti interessi economici in comune: come fare a dire ai parenti che i due nel frattempo i due si sono lasciati? Meglio fingere che tutto vada bene e, anzi, annunciare a sorpresa il matrimonio e l’arrivo di un bambino.
La moda di questi anni, prepotente nel cinema italiano ma che ha portato a risultati piuttosto alterni, è quella di affidare un film ai nuovi comici del web; una giovane coppia sicula, quella composta da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano, scrive e interpreta così questo La fuitina sbagliata, dichiaratamente una rilettura a rovescio del classico shakespeariano Romeo e Giulietta. Una storia d’amore finito che, fra mille equivoci e sotterfugi, viene tenuto ingannevolmente in vita dai diretti interessati, bravi interpreti anche sul grande schermo ma che effettivamente faticano a reggere un’intera pellicola sulle loro comprensibilmente fragili spalle. In fase di sceneggiatura il duo è coadiuvato da Marco Alessi e Salvo Rinaudo, mentre i compagni di cast artistico sono, fra gli altri, Barbara Tabita, David Coco, Maurizio Marchetti, Stefania Blandeburgo e Paride Benassai. Una produzione piccola, ma efficace, che sfrutta al meglio i mezzi non esagerati a disposizione e dimostra le discrete capacità dell’esordiente Mimmo Esposito dietro la macchina da presa, lui che da anni è abituato a starne davanti (lo ricordiamo soprattutto in serie tv come RIS o Gomorra); La fuitina sbagliata è un’operina dalle poche idee e non particolarmente sviluppate – limite principale, ovviamente – e che però mostra un piacevole ritmo e un umorismo leggero in antitesi con quello dei vari cinepanettoni et similia. Fra i pregi e i difetti prevalgono i secondi, ma qualcosa da salvare comunque c’è, in primis i due protagonisti e la loro intesa. 3,5/10.
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