La recensione su Wonder Woman 1984

Avrei voluto liquidare il film con "inguardabile", ma non sarebbe stato giusto. Primo, perchè sono cresciuto con i personaggi della DC Comics e per loro nutro affetto e rispetto, secondo, perchè Gal Gadot, anche se mal fotografata, fa la sua bella figura sfilando con abiti firmati, anche se un po' anacronistici considerato l'anno in cui si svolge la vicenda.
Premessa: i film con i Supereroi Marvel e DC hanno preso una china da cui sarà difficile che si riprendano. Siamo lontani dall'ironia dei primi Batman diretti di Tim Burton, o dalla leggerezza dei primi Superman di Richard Donner. I supereroi sono sempre più problematici, le ambientazioni sempre più dark, i super-villains sempre più estremi. Per non parlare dell'evoluzione-involuzione delle tute che indossano, al principio calzamaglie, come da fumetto, ora tessuto ipertecnologico simil fibra di carbonio. Ditemi voi perchè l'attuale costume di Superman deve avere le squame. La rivisitazione glamour e green sovrasta tutto. Steve Reeves incarnava il Clark Kent perfetto, timido e impacciato, poi una spettinata e via a volare. Henry Calvin, l'interprete delle saghe più recenti, è decisamente troppo bello e atletico e non ne fa mistero. Addio, simpatico balbettio di Clark.
Comunque, tutto questo per dire cosa: Wonder Woman segue il trend, inevitabilmente, e su questo dobbiamo rassegnarci. Possiamo perdonare a un film di fantasy tutte le inverosimiglianze e tutte le incongruenze, certo, è un film. Però...almeno fatelo bene.
Il film inizia subito con 10 inutili minuti di una gara delle Amazzoni a cui partecipa Diana bambina. Una sorta di percorso di guerra che servirà solo a dire alla bimba che non si può avere tutto quello che si desidera. Poi si passa al 1984 e Diana-Wonder Woman ha il suo da fare per catturare alcuni rapinatori in un centro commerciale. Bene, allora c'è azione, direte voi. Eh...mi piacerebbe dire così, almeno sarebbe valsa la pena di vederlo. In realtà non si capisce se è una scena comica o drammatica. A parte lo stravolgimento delle leggi fisiche, come ad esempio: Wonder Woman fa dei salti pazzeschi, e questo va bene, ma perchè in rallenty solo per lei? e ancora -- ma questo c'è in un'infinità di altri film -- anche se sei un supereroe, non puoi tenere un uomo sospeso per i piedi restando anche tu in piedi, hai la forza nel braccio ma se non pesi almeno tre volte lui caschi lo stesso in avanti. Ok, sorbiamoci anche queste ed altre bazzecole(ce ne saranno decine in tutto il film).  E poniamo anche un velo pietoso sulla tramma, davvero immeritevole di qualsiasi commento. Non fa niente, è un fantasy, divertiamoci.
Ma non ci si riesce. Il film manca completamente di ritmo, ci sono pause ispiegabili nei dialoghi e nella narrazione, il montaggio è approssimativo, la musica infastidisce invece che commentare, la fotografia è artificiosa, e perfino il compositing computerizzato delle scenografie appare fatto in tutta fretta e senza coordinazione. Per ultimo, la recitazione è da soap opera e non si salva nemmeno con il doppiaggio italiano (questo probabilmente per una sceltà di fedeltà all'originale, quindi non gliene faccio una colpa).
La regista Patty Jenkins, che si era salvata nella realizzazione del primo film di Wonder Woman grazie al sapore della novità e alla bellezza della protagonista Gal Dadot, stavolta esegue una brutta realizzazione del seguito ma, credo, la colpa non è tutta sua. Intanto, far riapparire Chris Pine che già nel primo film aveva stancato a sufficienza è stato il principale errore, ma anche i nuovi cattivi sono ridicolmente tratteggiati e banalmente rappresentati come sfigati con desiderio di rivalsa. Insomma, a conclusione del film, sono tutti buoni e sia loro che il mondo intero ha imparato la lezione. E qual'è la lezione? Se amate Wonder Woman, non guardatevi questo film.