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Tano da morire

Regia di Roberta Torre vedi scheda film

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La recensione su Tano da morire

di barabbovich
8 stelle

Ispirato alla storia vera di Tano Guarrasi, l'esordio cinematografico di Roberta Torre è un coraggioso musical sulla mafia, idealmente scritto sotto la potestà di due iconoclasti di professione come Daniele Ciprì (ex-compagno della regista e direttore della fotografia di questo film) e Franco Maresco. La trama vorrebbe che nel 1988 a Palermo Tano (Ciccio Guarino), uomo d'onore gelosissimo delle sue quattro sorelle nubili, venga ucciso da un presunto sicario di una famiglia rivale. Il fatto permette ad almeno una delle sorelle (Mimma De Rosalia) di trovare in seguito marito a dispetto dell'immane bruttezza. Ma la sorte vuole che anch'ella perisca violentemente. Sgangherato, kitsch fino all'impossibile, sostenuto da un intero cast di attori non professionisti, fumettistico ed eccentrico ad ogni regola di mercato, Tano da morire è uno dei casi cinematografici del 1997: successo inaspettato ai botteghini a dispetto della confezione francamente povera e fracassona. Peccato che in un film che è una girandola di idee originali il tallone d'Achille sia proprio nella musica, affidata ad un mestierante come Nino D'Angelo che fa cantare i siciliani in napoletano. Ma O' rap 'e Tano rimane un cult.

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