Regia di Wes Craven vedi scheda film
Wes Craven si diverte a giocare con il genere horror, sdrammatizzando e ironizzando sulla figura dell’assassino (che prende botte da tutte le parti), strizzando l’occhio allo spettatore, aggiungendo riferimenti ad altri film dell’orrore per farci capire che ciò che guardiamo è in fondo solo finzione. Ne viene fuori un ibrido interessante, che spaventa ben poco, più riflessione cinematografica che film in sé.
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