Regia di Carl Strathie vedi scheda film
Claustrofobica fantascienza a basso budget ...
Una piccola capsula di salvataggio sulla quale si trova l' unico sopravvissuto alla distruzione di un' astronave mineraria , viaggia a tutta velocità verso il sole ... Piccolo film di fantascienza a bassissimo budget , scritto , prodotto e diretto da Carl Strathie , giovane cineasta indipendente britannico appassionato di fantascienza . Se la scenografia è ridotta all' osso , essendo fornita solo dagli interni di una navicella spaziale con l' aggiunta di qualche modellino , il cast è davvero ai minimi termini : un solo attore recita in carne ed ossa , accompagnato da una voce fuori campo in collegamento radio . La storia non è granchè originale , trattandosi del classico tentativo di salvataggio disperato , della serie " all' ultimo secondo " . Lo spunto interessante potrebbe essere che la vicenda si svolge in tempo reale , nei novanta minuti scarsi di durata del film .
Ovviamente non è cosa facile riuscire a mantenere alta la tensione con un solo personaggio , perdipiù chiuso in uno spazio alquanto ridotto . Per accrescere un po' l' empatizzazione dello spettatore verso il protagonista si prova così ad imbastire qualche drammatico dialogo a distanza con la soccorritrice , aggiungendo pure qualche tragedia familiare che curiosamente accomuna i due . Il protagonista unico è Steven Ogg , noto più che altro per la sua partecipazione a " The walking dead " . Effetti speciali dignitosamente artigianali ed interessante colonna sonora di David Stone Hamilton , che miscela bene musica orchestrale ed elettronica . In definitiva , niente di speciale ma un low budget decente , che si mantiene prossimo alla sufficienza . Diciamo da 5,5 .
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