La recensione su Le due inglesi

di penelope68

8 stelle

L'AMORE SENTIMENTO INFINITO....inspiegabile,indefinito o forse troppo definito.Come descriverlo ?Ci riesce Truffaut vero maestro di sfumature, ma anche di colori accesi come quelli rappresentati dalla passione di Claude per Muriel prima e per la sorella Anne poi.

Siamo agli inizi del secolo e il ragazzo complice una frattura alla gamba deve restare a riposo.Cosi conosce tramite una amica della madre due fanciulle inglesi molto fascinose, che gli cambieranno la vita.

Anne che si sente il brutto anatroccolo, fa di tutto per accoppiare la sorella Muriel impetuosa e rossa di capelli al ragazzo,e quasi ci riesce.Ma le madri non vedono di buon occhio la storia.Propongono allora di tenerli lontani per un anno,per vedere se quello che sta per nascere e' vero amore .Se resisteranno e conserveranno quel sentimento, potranno sposarsi.I due si dividono mal volentieri e mentre Claude nel mondo dell'arte conosce tante donne,Muriel resta platonicamente legata a lui,e si definisce come sua moglie,soffrendo molto la mancanza dell'uomo.

Fino a che Claude le scrive una lettera che non da' speranze alla ragazza la quale cade malata gravemente.Solo la sorela le dara' la forza di continuare a vivere.Tempo dopo pero' Claude incontrera' proprio la sorella e i due si ameranno con un senso di liberta' e di grande poesia.Ma il vero grande amore di Claude e' Muriel che avra' tra le sue braccia solo dopo 7 anni ! I due avranno la loro notte d'amore a Calais ,ma Muriel decide di non vederlo piu',consapevole che lui non sara' mai un marito ideale.Perche' cambiare un uomo significa non avere piu' quello che si e' conosciuti.Si deve poterlo accettare cosi com'e'-E lasciarlo andare.

Questo film e' una stupenda enciclopedia per come descrive l'amore in modo completo, con i suoi tuffi al cuore,le sue incertezze l sue frenesie gioiose e i suoi fallimenti.In paesaggi da sogno che restano nell'anima i protagonisti sono consapevoli di avviarsi verso un destino nefasto.

Ed e' vero che la felicita' e' quella che si conosce solo dopo....quando ormai e' perduta.

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