Regia di Elio Petri vedi scheda film
Questo film di Elio Petri viene identificato come uno dei maggiori titoli della storia del cinema italiano. Ma alcuni lo ritengono ormai superato e forse è vero in parte. C'è infatti da dire che sono passati ormai 4 decenni e la situazione odierna è diversa da quella degli anni 70 con, in primis, la situazione del terrorismo politico di destra e di sinistra. Ma da un altro punto di vista è associabile ad oggi: infatti è da qualche anno che si discute di come le persone che ricoprono incarichi pubblici debbano porsi nei confronti della legge. Ieri come oggi,purtroppo, sono quasi insospettabili e quasi immuni da tutto ciò e non importa che sia un poliziotto o un politico. Nel film infatti il protagonista arriva addirittura ad autoconfessare il suo omicidio, poiché pur seminando indizi non è riuscito a farsi incolpare e nel bellissimo finale dove c'è lui nella stanza con i suoi colleghi e si chiudono le serrande e compare la frase di Kafka. Il giudizio viene così sospeso e lasciato allo spettatore...
Tuttavia va evidenziata qualche pecca come i troppi flashback che, a mio giudizio incidono a volte negativamente sul film, facendo confondere a volte lo spettatore tra il passato e il presente... Poi sul premio oscar, immedesimandomi in quei tempi, posso dire che è meritato in pieno, e capisco anche lo scandalo alla sua uscita, cosa a cui l' Italia è stata spesso abituata e lo è tuttora...tipo con "Vallanzasca", ma questa è un' altra storia
Uno dei pezzi forti del film e, da come ho notato è passata giustamente alla storia. Grande Morricone
Accurata ma forse troppi flashback
Se l' oscar è meritato per il film, per lui ancora di più. Quanto ci manchi Gianmaria....
Buona
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