Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
La storia di un anziano floricoltore , girovago e prudente autista, che diventa l'insospettabile,affidabile ed insolito miglior corriere dei narcos.
Eastwood ci consegna l'ennesima storia inutile, la sua America maledettamente bianca,con i suoi locali per pacchiani bifolchi, con la loro sgradevole musica.
E' l'America dei " negri ", dei " mangiafagioli ", dei " musi gialli", dei locali dove ti guardano di traverso se sei ispanico,dove,se sei meticcio, hai bisogno di un " garante " bianco per difenderti dall'aggressività ingiustificata della polizia, l'America bigotta e razzista che piace tanto a Trump.
I personaggi caricaturali e le dinamiche forzate,( l'uscita di scena del boss messicano è ridicola e fuori da qualsiasi logica mafiosa,Eastwood deve studiare di più la materia).
Un film senza un sussulto,senza un'emozione,senza un minimo di tensione.Un film che arranca come il suo regista.
Solita mediocrità attoriale,si salvano Andy Garcia ,imbolsito,ma ancora bravo e Fishburne di mestiere, Cooper annaspa in un ruolo insulso, insignificanti le donne ed ovviamente monocorde e inespressivo il vecchio Clint.
Retorico, banale, il regista più sopravvalutato.
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