Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Paolo, un ingegnere navale che si dimena sul suo scooter per tornare a casa nel traffico di Palermo, attraversa un incrocio col rosso e viene investito in pieno. Ma nell'Aldilà si accorgono che non era ancora il suo momento ...
Luchetti "plagia" lo stile di Pif, basato su un racconto in prima persona commentato da una voce fuori campo, e ci racconta una storia minimale sulla imperfezione della vita (e della morte).
Il protagonista è il personaggio di un classico simpaticone, piuttosto narcisista e spesso incurante degli effetti delle proprie azioni, il quale si rende conto solo di fronte all'ineluttabile (la manovra azzardata all'incrocio) di cosa vuol dire eseguire una manovra sbagliata.
Peccato però che la storia - nonostante la simpatia di Pif - risulti molle e noiosa, quasi quanto la sua recitazione monocorde.
La parte più riuscita del film sono i 10 minuti iniziali, quelli dell'incidente burocratico nell'Aldilà, che gli permettono di raggiungere un acme di grottesco che però alla fine restano solo un momento isolato nella narrazione complessiva.
Molto meglio di Pif appaiono i co-protagonisti: Renato Carpentieri, sempre teatrale al punto giusto, e la espressiva Thony, che meriterebbe altri palcoscenici.
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