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Heading for Glory

Regia di Michael Samuelson vedi scheda film

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La recensione su Heading for Glory

di maso
6 stelle

Il film sulla Coppa del Mondo FIFA 1974 è piuttosto mal strutturato, gode però delle immagini di alcune partite etrate nella storia di questo sport e soprattutto di qualche sbirciata dietro le quinte degli spogliatoi: l'irripetibile sfida fra le due Germanie con la vittoria a sorpresa della DDR che con un goal di Sparwasser si aggiudicò anche la leadership nel girone facendo si che i cugini ospitanti e strafavoriti non incrociassero l'outsider di lusso Olanda prima del tempo, la Germana Ovest infatti approdò ad un secondo girone di semifinale tutto europeo con Jugoslavia e Svezia e una fortissima Polonia che giungerà terza alla fine dopo uno scontro decisivo con i futuri campioni su un campo inzuppatissimo che richiese l'intervento anche dei pompieri per far si che la partita venisse disputata, grande battaglia decisa dal prolifico Muller con una zampata delle sue.

La partenza sul triplice fischio dell'arbitro Taylor a chiusura della finalissima non è una idea troppo riuscita anche perchè quando poi il film sfocia nella partita conclusiva c'è un brusco taglio su ciò che il film ha mostrato già in apertura, avrei mantenuto una struttura più lineare dedicando l'apertura alla cerimonia, andando con ordine mostrando le partite più memorabili per poi stringere sul big match che tutti attendevano, quell'Olanda - Germania Ovest che occupa gran parte della pellicola fin dall'alba di quel lontano otto luglio con la pulizia dello stadio e tutti i preparativi prima di una sintesi dettagliata sulla supersfida fra le compagini guidate da Beckembauer e Cruijff, vere e proprie icone del calcio anni settanta.

A parte qualche flash su una deludente Italia ed un impresentabile Zaire rimangono negli occhi gli spettacolari goal dell'Olanda e la sfida di semifinale con il Brasile ricca di colpi proibiti e gomitate in faccia anche se il montaggio lascia un po' a desiderare: manca ad esempio l'azione del secondo goal apparecchiato da Resenbrink e Krol per un Cruijff che chiude il match con un tocco quasi da tennista ma con il piede destro.

 

Formazione del MASO                    

Maier (WG)

Francisco Marinho(BRA)

Breitner(WG)

Bremner(SCO)

Figueroa(CHI)

Beckembauer(WG)

Lato(POL)

Neeskens(OLA)

Cruijff(OLA)

Rivelino(BRA)

Grabowsky(WG)

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