Espandi menu
cerca
Glass

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

Recensioni

L'autore

emil

emil

Iscritto dal 22 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 49
  • Post -
  • Recensioni 1420
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Glass

di emil
6 stelle

David Dunn ( Bruce Willis, già protagonista di "Unbreakable" -2001), è il vigilante dalla forza sovraumana che protegge la città dai malvagi. Kevin Crumble ( James McAvoy), è uno di questi;  23 differenti personalità convivono in lui, in attesa che l'ultima, "la bestia"  si risvegli ( Split, 2017).
Entrambi vengono catturati e messi in isolamento insieme ad Elijha Price

(S.Jackson, anch'egli già presente nel film del 2001) , chiamato l'uomo di vetro.

 La dottoressa Staple ( Sarah Paulson) prova a psicoanalizzarli, ma qualcosa va storto.

Pericolosamente il bilico fra il macchiettismo di McAvoy e la pateticità di S.Jackson, "Glass" è una seduta terapeutica del proprio autore che calvalca pervicacemente una non facile riflessione  sul concetto di identità,  ma che si interroga anche sulla giustezza della soluzione alla patologia, intesa come sedazione del proprio incoscio ed annientamento delle proprie consapevolezze.
Con "Glass" il regista indiano chiude una trilogia atipica, in cui si incontrano per la prima volta  tre personaggi dei suoi due film forse più famosi (dopo "Il sesto senso"), e costituendo di fatto un crossover che unisce idealmente la linea narrativa dei due film precedenti, a quasi vent'anni di distanza.
Inferiore a "Split", che rimane un prodotto più genuino e riuscito, "Glass" non lesina momenti action spettacolari, anche se rischia un po' l'effetto deja vù, oltre che il grottesco in diversi frangenti. Un peccato veniale di Shyamalan, che altre volte ha lambito quei territori lì con buoni risultati

("The Visit" , "anzianity thriller" riuscito ma sbeffeggiato da tutti ne è un fulgido esempio).

 

Rilettura personale del concetto di supereroe dunque, attraverso una elaborazione ancestrale che risale alle origini del fumetto,  lontana anni luce dall'oramai irritante patina Marvelliana.  Notevole il coraggio di Shyamalan , a cui tutto si può imputare tranne di non aver un idea di cinema non comune;  seppur la scrittura sia confusa, mi sento di premiare con un positivo in pagella il film.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati