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C'era una volta a... Hollywood

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su C'era una volta a... Hollywood

di obyone
7 stelle

Leonardo DiCaprio

C'era una volta a... Hollywood (2019): Leonardo DiCaprio

 

A: l'ultima fatica di Quentin Tarantino ha fatto parlare di sé per mesi prima di approdare nelle sale americane. L'annuncio della partecipazione al Festival di Cannes, in zona cesarini, è sembrata un'astuta trovata pubblicitaria per alimentare una già notevole isteria intorno alle poche notizie circolanti sul film. In zona cesarini è arrivata, ATTESISSIMA anche da noi. Era ora.

B: BOOTH e BRANDY si accudiscono a vicenda pronti a tirar fuori unghie e denti ad ogni evenienza. Il loro nido d'amore è un caravan scassato e puzzolente poco lontano dal drive-in Van Nuys. Brandy rimane, pazientemente, in attesa del ritorno di Booth, pronta a condividere un paio di scatolette "Wolff" al gusto topo e scoiattolo che Cliff apre esibendo tecnica sopraffina e doti balistiche. Una cenetta romantica è il seguito di effusioni sul pavimento. Impreziosisce il sentimento una busta liofilizzata Kraft. Su una padella, che non ha visto sapone e spugnetta da mesi, prende vita una pasta condita di un sugo che non mangerebbe neanche un randagio. Brandy e Booth sono l'uno per l'altra e si amano follemente. Forse per questo la moglie di Booth è rimasta vittima di un incidente, sbalzata fuori dalla barca del marito. Booth va detto è proprio fuori di cabina!

C: Il diavolo veste i panni di Manson. Tarantino ha il buon gusto di lasciarlo da parte. E così CHARLIE fa una breve comparsata alla ricerca della propria chimera in CIELO DRIVE. Il film non è il tuo, diavolo! Fuori dai piedi!

D: il teen-idol è finalmente cresciuto. Leo DI CAPRIO combatte con i fantasmi di ogni attore a fine carriera. Il suo Rick DALTON fa lo splendido in una casa di proprietà a Cielo Drive perché solo chi ha una casa a Los Angeles vive a Los Angeles. Ma il successo di "Bounty Law", serie di cui era protagonista, è finito da un po'. Dalton si è ridotto a fare da "special guest star" in altre fiction. Fa il cattivo, cade e muore. Ormai Rick si è convinto di essere un fallito. Gli rimangono gli spaghetti. Quelli western e quelli in Trastevere. Booth è il suo unico amico. Un po' più di un amico, un po' meno di una moglie. Ma la bottiglia gli è ancora più cara. I margarita sono le sue coccole. Di Caprio è autoironico. "Ma così non mi riconoscerà nessuno". Sfido chiunque a ricordare un suo personaggio con baffi a manubrio, capelli lunghi e sporchi, barba incolta e cappello piegato sul volto. La versione grassoccia di Rick con foulard intorno al collo e basettoni è il simbolo di una nuova tendenza recitativa?

E: EVANESCENTE è la materia dei sogni. Tarantino ci prova a plasmarla in una distopica visione di Hollywood. Per un po' ci credo. Fa meno male. Inglourious Basterds dietro l'angolo.

F: la FAMIGLIA di Charlie fa rabbrivire. Una comune di persone in cerca di amore e approvazione. Il male alberga in ognuno di noi. I mostri riescono a farlo uscire e a farci credere che non si può farne a meno.

G: Paul Revere and the Raiders cantano GOOD THING ma nessuno ci crede alle cose buone. Tarantino è bravo a far credere che la deflagrazione sia vicina anche se tira un po' troppo la corda. Booth ascolta la canzone e ricorda Bruce Lee . La musica ci inebria e ci riporta indietro nel tempo. Colonna sonora azzeccatissima con Areetha Franklyn, Mamas and Papas and many more.

H: la vera protagonista è HOLLYWOOD fin dal titolo preso a prestito da Sergio Leone. Come dire che Hollywood è l'America e l'America è Hollywood. Locali di tendenza, piscine circondate da conigliette, case lussuose ma anche acidi, povertà e pazzi esaltati dal sistema.

I: ITALIAN STYLE. Se lo sarà sentito dire più di una volta "Corbucci? Chi cazzo è?". L'orgoglio nerd di Mr Tarantino si vendica con una tonnellata di rimandi al cinema italiano. Dagli spaghetti western al poliziottesco c'è spazio per tutti. E c'è posto pure per gli attori di italica origine: Di Caprio, Vaccaro, Pacino.

L: la scena pulp, per eccellenza, richiede l'uso di un LANCIAFIAMME. Il rosso acceso e l'azzurro. Il fuoco e l'acqua. Il bene e il male. La vendetta e la giustizia. L'avrà girata Leo, Pitt o lo stuntman?

M: 160 MINUTI. Film di eccessiva lunghezza. Tarantino è colto dalla smania di raccontare il suo mondo. Troppe cose da guardare, troppi riferimenti da evidenziare. Tra citazioni di ogni genere è il ritmo a risentirne maggiormente mentre la narrazione rimane troppo spesso in panchina in attesa di scendere in campo.

N: Con una scatoletta spalmata sulla faccia di Mikey Madison, del NASO non è rimasto gran cosa. Il suo starnazzare in casa e in piscina è una danza hippie delle streghe.

O: ONCE UPON A TIME... il nuovo cinema americano, gli hippies e la contro cultura, il pacifismo anti-vietnamita.

P: a suo modo Tarantino omaggia un grande del cinema mondiale. POLANSKI non ne è rimasto così turbato. Così si dice.

Q: QUENTIN is back!

R: titoli di coda implacabili. A fianco del nome Tim ROTH appare un lapidario "Cut". Forse il "suo" maggiordomo è stato licenziato dopo essere inciampato con una caraffa di Margarita tra le mani?

S: quasi riflessivo se paragonato agli altri film del regista Italo americano. Ma quando il ticchettio del conto alla rovescia inizia l'inevitabile discesa agli inferi la tensione rompe il ritmo sonnacchioso. I polsi iniziano a tremare, il respiro si accorcia e l'irrompere delle prime scene SPLATTER ci dicono perché siamo seduti al buio di una sala.

T: Lo ammetto. Sentir parlare di quello che accadde in casa Polanski il 9 agosto 1969 mi mette i brividi. Applaudo alla delicatezza usata con il personaggio di Sharon TATE. Meglio ricordare l'attrice con i gioielli indossati da Margot Robbie che le regala per l'occasione uno splendido sorriso in un cinema di L.A. Quentin la fa rivivere per sempre.

U: se l'America si identifica con Hollywood allora l'ipocrisia americana è quella del cinema. Il cinema insegna ad UCCIDERE prima di chiunque altro. Lo spiega la pazza Susan Atkins dopo che i fedeli di Manson identificano Rick Dalton, invecchiato eroe del western televisivo.

V: Appena accennato uno degli eventi più tragici in corso in quel 1969 così ben tratteggiato da Tarantino. La guerra del VIETNAM non infiammava di certo Hollywood. Ne parlano solo quella sfigata hippie di Pussy: "Gli attori sono tutti falsi. Il Vietnam no".

Z: Sceriffi, pistoleri, agenti segreti. L'immaginario cine-comics-televisivo di Mr Tarantino stordisce tra sparatorie ed inseguimenti. Manca solo lui in questo dipinto di Los Angeles: ZORRO. La prossima volta sarà quella buona. Ne siamo certi. Alla prossima sperando non sia l'ultima.

 

Charlie Chaplin Cinemas - Arzignano (VI)

 

Margot Robbie

C'era una volta a... Hollywood (2019): Margot Robbie

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