La recensione su Midnight Runners

di alan smithee

6 stelle

20 FEFF Udine

Due reclute dell'Accademia di polizia, diversissimi per indole e carattere, si trovano, dopo una serie di battibecchi, a diventare amici fraterni, proprio a seguito di una inattesa collaborazione durante una esercitazione fisica.

Divenuti inseparabili e cameratesche come due amici di una vita, i due si troveranno coinvti, ancora reclute goffe ed inesperte, ma assai motivate, a trarre in salvo una serie di ragazze rapite da una banda di folli criminali.

Un coinvolgimento che li renderà eroi indiscussi, pur con mezzi e soluzioni al limite della incriminazione addentro al severo mondo burocratico nei ranghi della polizia sudcoreana.

Il film, scritto e diretto con abilità e verve ironica, senso del ritmo e della battuta dal bravo Jason Kim, si presenta come un action scanzonato che non rinuncia a momenti di tensione ove regna una cupezza fino a pochi fotogrammi prima impensabile.

Kim riesce a scrivere e rendere credibili due protagonisti antitetici ma mai veramente opposti, descritti e delineati con scanzonato ed ironico rigore.

Ottimi e fattori chiave del successo del film i due giovani protagonisti, attori in ascesa che incontreremo probabilmente spesso nel panorama action sudcoreano: Park Seo-jun e Kang Ha-neul, ottimi a rendere la solarità quasi ingenua che si scontra con la freddezza calcolatrice dell'altro: senza che nessuna delle due risulti mai la soluzione vincente, ma anzi due contrapposte sfaccettature in grado di creare un sodalizio potente ed in grado di arrivare lontano.

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