Espandi menu
cerca
Moschettieri del Re - La penultima missione

Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

mm40

mm40

Iscritto dal 30 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 166
  • Post 16
  • Recensioni 10902
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Moschettieri del Re - La penultima missione

di mm40
3 stelle

I quattro moschettieri, D’Artagnan incluso, sono ormai sulla cinquantina e si sono ritirati a vita privata, quando la regina Anna, temendo i complotti del cardinal Mazzarino, li richiama in azione: sarà un ritorno in scena un po’ goffo, ma infine efficace.

Lenta e non proprio drastica, ma c’è una svolta nel cinema di Giovanni Veronesi, dalle insulse commedie qualunquiste tipo Manuale d’amore o Genitori & figli a lavori come questo Moschettieri del re – La penultima missione. Una svolta che sostanzialmente cerca di trasformare il ridanciano (fine a sé stesso) in spensierato (basato su contenuti) inserendo in sottotraccia nella trama degli elementi concreti, più solidi e incisivi, come poteva essere la critica sociale nel precedente Non è un paese per giovani (2017): qui naturalmente le fondamenta del lavoro stanno nella letteratura, nell’opera di Alexandre Dumas da cui la pellicola prende spunto. Uno spunto molto interessante, sicuramente sviluppato in modo un po’ grossolano, ma comunque degno di attenzione – e difficilmente, data la destinazione ‘popolare’ dell’opera, si potrebbe definire sbagliata la sua fattura. Veronesi è anche autore della sceneggiatura, naturalmente, qui insieme a Nicola Baldoni; la vera forza trainante del film risiede in ogni caso nel cast, che vede alternarsi in scena una bella fetta della ‘serie A’ del cinema italiano contemporaneo: Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Pierfrancesco Favino, Margherita Buy, Alessandro Haber e ancora Giulia Bevilacqua, Matilde Gioli, Luis Molteni, Raffaele Vannoli e Valeria Solarino. Considerato sotto la luce della generica definizione ‘cento minuti di intrattenimento’, il lavoro ha il suo perché: non esaltante (e non esilarante), ma ce l’ha. 3,5/10.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati