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Loro 2

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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La recensione su Loro 2

di diomede917
9 stelle


 Vorrei sorvolare sulle logiche che stanno dietro alla divisione in due film di Loro e concentrare la mia recensione su Loro 2.
La prima sensazione che si ha al termine del film è che Loro è un film solido.
Solido negli intenti, nella sceneggiatura, nelle sfumature con cui si è voluto descrivere Silvio Berlusconi e l’Italia di quegli anni.
Paolo Sorrentino non ha le idee chiare ma chiarissime e visto nel suo insieme fa di Loro un film di grande impatto emotivo.
Alla fine dei giochi dentro il concetto di Loro ci siamo tutti Noi. C’è il Re decadente e ingordo, la sua corte dei miracoli, i suoi giullari ma anche il suo popolo che tutte le volte si fa imbonire (sono garbato dovrei dire fregare).
Il rischio di farne una macchietta che dopo tutto ne esca addirittura simpatica allo spettatore è elusa dalla volontà stessa di Sorrentino. Il Berlusconi del suo film viene rappresentato nella sua totalità e in tutte le sfaccettature che ne hanno fatto l’uomo che ha deciso il destino dell’Italia, non solo politica ma economico-sociale. E i fatti odierni avvalorano ancora di più questo personaggio egocentrico, mistificatore, arrogante e fortemente pericoloso.
Se la prima parte si focalizzava su questo Luna Park fatto di droga, sesso e brama di potere, Loro 2 si apre con tutto il cinismo di questo mondo.
Un dialogo con Ennio Doris che è la summa di tutto il Berlusconi pensiero che lo ha fatto diventare Berlusconi padrone dell’Italia.
I primi 15 minuti sono meravigliosi e sono rivelatori della performance a 5 stelle di un Toni Servillo magnifico, perfetto, strabordante ma mai fuori dalle righe. Un’autentica lezione di recitazione.
Ottima la scelta di far interpretare allo stesso Servillo l’amico fraterno creatore di Banca Mediolanum quasi a voler far capire che in questa Corte dei Miracoli sono tutti creati a immagine e somiglianza di Silvio Berlusconi.
Altrettanto significativa la scena più bella del film, almeno secondo me, dove Berlusconi si finge un agente immobiliare e telefonicamente riesce a vendere un super appartamento a una signora pescata a caso dall’elenco telefonico.
Perché questo è Silvio Berlusconi. Il più bravo venditore di finti sogni d’Italia.
E uno che ha creato dal nulla Milano 2 vendendo case quando nessuno comprava, uno che ha trasformato una tv locale un potente network nazionale che problemi ha a comprare 6 senatori per far cadere il Governo di Centro Sinistra?
Ma Loro 2 è anche e soprattutto la fine di un grande amore.
Negli occhi di Veronica c’è tutto il tormento e la sofferenza di una donna “Veramente Innamorata” che divorzia dal suo uomo perché delusa e disillusa.
Bellissimo il loro addio che è una sorta di processo morale e politico. Quel processo che lui ha sempre evitato nei tribunali ma che non può esimersi da fare nelle mure domestiche.
E nonostante questa sua sonora sconfitta, lui va avanti. E la sua bramosia di potere si trasforma nel nuovo Governo Berlusconi.
E in questo decadentismo delirante irrompe in tutta la sua tragedia il Terremoto dell’Aquila che segna una sorta di spartiacque.
La scena è da brividi, un lampo nel silenzio della notte.
E nel finale tra macerie e volontari che Sorrentino chiude la sua sua parabola cinematografica evidenziando che la linea di demarcazione tra Loro e Noi è sottilissima.
Chapeau Paolo Sorrentino, Chapeau Toni Servillo.
Voto 8,5 (da fare media col 7 del primo film)

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