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Che fine ha fatto Bernadette?

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

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La recensione su Che fine ha fatto Bernadette?

di starbook
7 stelle

Il poliedrico regista Linklater ci parla di depressione e 'modernità' nonchè dei problemi che l'agiatezza può riservare a chi ne risulta 'colpito'. Verbosa e geniale commedia ben scritta e recitata, anche se con qualche eccesso di troppo, dalla meravigliosa ed eterea Cate Blanchett.

Bernadette vive in un’enorme casa in stile coloniale, circondata da ettari di terreno, che necessita di profondi lavori di manutenzione.

Dal tetto filtra acqua piovana e Bernadette risolve l’inconveniente  con numerosi secchi che sparge nel pavimento utili per captare gli umidi rivoli provenienti dall’alto, le pareti sono scrostate e l’intera proprietà è infestata dai rovi che crescono indisturbati e ‘tappezzano’ l’intera magione, trovano spazio fin sotto la moquette e sconfinano oltre il muro di cinta interessando le proprietà dei vicini.

Se l’apparenza ci fa pensare ad uno stato di desolante povertà  la verità si dipana lentamente  anche grazie agli inserti documentaristici esplicativi che come pop-up spezzano il film in ideali capitoli e permettono allo spettatore di conoscere il passato della donna delineandone le geniali capacità. Bernadette Fox è infatti una affermata architetto riconosciuta unanimemente come professionista dotata di enorme talento nel ristrutturare vecchie proprietà dandone nuova vita ed utilizzando a tale scopo perlopiù materiali di recupero spesso scovati nelle vicine discariche. Purtroppo dopo aver sposato un guru dell’informatica,simil Bill Gates stacanovista nel lavoro e benestante ed aver messo al mondo una brillante figlia, la sua vena creativa si ‘inceppa’ e cade in depressione.

Richard Linklater, regista di questa commedia ben strutturata e splendidamente recitata, si conferma un sapiente esploratore dei mali della società moderna; costruisce una trama solida, tutt’altro che scontata, riprendendo un soggetto non originale dall’omonimo best seller. Onestamente siamo di fronte ad un caso in cui la recitazione, sopra le righe (e lo dico in senso buono) della meravigliosa Cate Blanchett, non offusca una regia senza fronzoli ma capace di farsi notare soprattutto nel miscelare le varie parti della trama nella quale ho apprezzato le ricche scene in esterno perlopiù girate nella glaciale Antartide.

Il regista gioca con gli stereotipi e le manie dei maghi della Sylicon Valley e riesce a mantenere un climax da commedia brillante, all’apparenza ad alto budget, ricca di colpi di scena nonostante che il tema di fondo sia il ‘male oscuro’ che attanaglia Bernadette.

Un intreccio in cui si deve toccare il fondo per poi risalire come capita spesso in molte altre commedie americane.

Divertente ed intelligente…..

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