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Chimera - Giochi mortali

Regia di Mitzi Peirone vedi scheda film

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La recensione su Chimera - Giochi mortali

di undying
2 stelle

Esordio inclassificabile per Mitzi Peirone, italiana che ha trovato in New York il suo punto di arrivo, mettendosi a fare la regista (e sceneggiatrice) apparentemente senza alcuna formazione, dopo aver raccolto i fondi con un sistema "crowdsale di criptovaluta".

 

locandina

Chimera (2018): locandina

 

Dopo essersi convertite allo spaccio di stupefacenti, Petula (Imogen Waterhouse) e Tilda (Sarah Hay) si trovano in fuga dalla polizia e con un debito di 83.000 dollari da saldare entro 48 ore. Per entrare in possesso del denaro, pensano di rapinare la loro ricca amica d'infanzia Daphne (Madeline Brewer). Petula e Tilda si dirigono a casa di Daphne, sapendo che questa vive in un mondo delirante, senza mezzi di comunicazione e con una mentalità infantile. Inizia così un gioco di ruolo, che simula la presenza di madre (Daphne), figlia (Tilda) e dottore (Petula) i cui confini con la follia sono ampiamente superati anche a causa dell'uso di droghe.

 

scena

Chimera (2018): scena

 

"Braid è un labirinto a strati, intricato, pieno di immagini mozzafiato, metafore e indovinelli: ti entrerà sotto la pelle e non se ne andrà": parole di Mitzi Peirone (regista e sceneggiatrice) che, senza troppa modestia, sull'imdb si è votata 10/10 il film. Forse preoccupata dall'avanzare di giudizi obiettivi e ben più severi, dato che dopo un iniziale entusiasmo - probabile effetto di opinioni espresse dallo staff coinvolto nella produzione - i voti degli utenti hanno iniziato ad assestarsi dall'1 al 4. Braid (poi circolato come Chimera) è un film talmente incasinato che recensirlo è come sparare sulla croce rossa. Definirlo solo brutto è un complimento. Pessime recitazioni, situazioni irreali e improponibili, con queste tre ragazze che agiscono come bambine e che quando aprono bocca dicono solo stupidaggini. Un lavoro isterico nel rispetto della definizione del termine "isteria", che nel linguaggio medico viene definita nevrosi con instabilità emotiva, talvolta accompagnata da disturbi motori. In particolare, stando all'Oxford Languages le tre antipaticissime protagoniste sembrano riflettere i sintomi dell' "isteria d'angoscia", tipica dell'infanzia e in cui il sintomo centrale è la fobia, intesa come meccanismo difensivo nei confronti di stati d'angoscia causati da oggetti particolari e quelli dell'"isteria di conversione", che si esprimono con una serie di manifestazioni somatiche, causate da un disturbo psichico non evidente, che possono risultare simili ad attacchi epilettici o a paralisi.

 

Imogen Waterhouse

Chimera (2018): Imogen Waterhouse

 

Chimera inizia male, prosegue peggio e arriva nella difficile impresa di non riuscire a farsi seguire sino in fondo. I personaggi secondari (tipo il poliziotto che indaga) presentano sfaccettature elementari, profili psicologici nemmeno abbozzatti, irreali e assurdi, tanto quanto il contesto. Persino le scenografie - ovviamente di tipo capitalista (una casa castello con interno di lusso, in cui vive una pazza?) - soffrono di una confusa concezione di cinema, qui del tutto estranea al senso spettacolare e ancor più alla logica.

Metzi Peirone arriva dal nulla sulla scena della regia cinematografica, scrivendo di sè nella biografia dell'imdb: "Mitzi Peirone è nata e cresciuta a Torino, in Italia, dove ha ricevuto un'educazione umanistica classica intensiva, concentrandosi su filosofia, storia dell'arte, tragedia greca, opera e letteratura. Dopo il liceo Peirone ha lasciato l'Italia per studiare teatro a New York City all'American Academy of Dramatic Arts: recitando in alcuni cortometraggi e facendo la modella, Mitzi ha sentito il bisogno di scrivere la sua sceneggiatura, Braid (Chimera, n.d.r.), che è diventata rapidamente il suo obiettivo principale. Nel 2016 Peirone ha stretto una partnership con l'imprenditore Joseph Lubin per creare un nuovo modello di business per finanziare il suo film, che è diventato il primo in assoluto ad essere completamente finanziato tramite un crowdsale di criptovaluta. La vendita ha raccolto 1,7 milioni in due settimane. Il film è stato presentato in anteprima a Tribeca nel 2018 e ha vinto il miglior film al Lausanne Underground Film Festival. Braid ha ricevuto la distribuzione mondiale tramite Blue Fox Entertainment."

Ci fa piacere che una bella (come modella nulla da dire) italiana abbia fatto strada e sia finita a New York, un pò meno vedere il risultato d'esordio, frutto di impreparazione e molta supponenza. Ancora meno piacere poi, fa sapere che è già all'opera su un film di fantascienza dal titolo The uncanny, del quale chi fosse interessato può andare a leggersi la sinossi, scritta dalla stessa Peirone sull'imdb. 

 

Madeline Brewer, Imogen Waterhouse, Sarah Hay

Chimera (2018): Madeline Brewer, Imogen Waterhouse, Sarah Hay

 

"In me l’anima c’era della meretrice
della santa della sanguinaria e dell’ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
e fui soltanto una isterica."
(Alda Merini)

 

Trailer

 

F.P. 14/02/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 84'55")

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