Regia di Peter Farrelly vedi scheda film
Film bellissimo, con l'incredibile capacità, a tratti, di far passare dalle commozione al riso e viceversa nel giro di pochi secondi.
E' un film ambientato negli USA negli anni 60) dove nella vita di ogni giorno regnano pregiudizi di ogni tipo: dei bianchi verso i neri, dei neri e dei bianchi verso gli italo-americani, dei colti verso gli ignoranti, dei ricchi verso i poveri e dei poveri verso i ricchi.
Alla fine esce fuori che tutti hanno dei talenti, ma spesso abbiamo difficoltà a riconoscerli negli altri. Il problema è, secondo me, che avendo poca stima e fiducia di noi stessi cerchiamo di aumentarla - e con essa aumentare la nostra visibilità - abbassando e denigrando gli altri. Dobbiamo invece abituarci più ad un atteggiamento di apprezzamento degli altri, anziché di disprezzo.
Il film è stato scelto dalla Tim, giustamente, per valorizzare all'interno dell'azienda l'inclusione; per rimarcare l'importanza e soprattutto il valore della diversità, tendenzialmente da apprezzare e non disprezzare.
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