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Paziente 64: Il giallo dell'isola dimenticata

Regia di Christoffer Boe vedi scheda film

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La recensione su Paziente 64: Il giallo dell'isola dimenticata

di emil
7 stelle

Quarto episodio del detective Carl Morck.

Copenaghen: tre cadaveri mummificati vengono ritrovati dietro un muro di cartongesso in un appartamento. Il detective Carl Morck ed il suo collega Assad sono chiamati ad indagare: quello che scopriranno sarà terribile e legato ad un passato oscuro e vile, nascosto dietro un presente bello solo di facciata.

 

Quarto capitolo che vede protagonista il detective Morck, sbirro scontroso e scorbutico ma in fondo dal cuore d’oro, interpretato dall’attore danese Nikolaj Kaas (impegnato quasi sempre in produzioni danesi, fatta eccezione per una parte in “Angeli e Demoni” di Ron Howard). Al suo fianco l’attore libanese Fares Fares (nome e cognome uguale, ditemi come si fa…vabbè), visto oltre che nei tre film precedenti su Carl Morck, anche in “Child 44” e “Rogue One”, fino alla promozione ad attore protagonista nel buon poliziesco “Omicidio al Cairo” .

“Paziente 64 – il giallo dell’isola dimenticata” è un crime di tutto rispetto, con una faccenda durissima e spregevole da risolvere (si parla di fertilità ed aborti), trasportata su schermo con la giusta dose di tensione e mistero, un buon ritmo ed un paio di scene dure da mandar giù. Il racconto si sviluppa su due piani temporali, soluzione sempre intrigante che infittisce il mistero. Inoltre il film getta più di un ombra sulla società danese, rea di nascondere orribili scheletri negli armadi (il film trae spunto da fatti reali, seppur ci si costruisce sopra liberamente).

Bravi ed in parte i due protagonisti , interessante l’evoluzione del loro rapporto, prossimo alla rottura a causa del trasferimento imminente di uno dei due. Anche la loro assistente, interpretata dall’attrice danese Johanne Schmidt, fornisce una bella e solida presenza femminile, una figura di donna forte fra donne deboli e vittime che questa triste storia racconta.

Peccato solo che la regia di stampo televisivo ne penalizzi un po’ la riuscita. Resta comunque un buon crime, oltre la media.

 

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