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Lo strano amore di Marta Ivers

Regia di Lewis Milestone vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lo strano amore di Marta Ivers

di ethan
8 stelle

Gli anni '40 sono stati una decade di grande creatività per il cinema americano, specie per il noir. Difatti, questa pellicola del 1946 è sicuramente da annoverare tra le perle del genere: di grande impatto la sequenza di apertura dell'omicidio, ambientata nel 1928, che lascerà una traccia indelebile nelle vite dei protagonisti, qui ancora ragazzi. Con un'ampia ellissi, si passa al 1946, dove si svolge il resto dell'intricata vicenda, che si risolverà in maniera consona al genere. 

Il motivo principale del buon esito del film, in aggiunta ad una regia senza fronzoli e ad un buono script, va ricercato nel notevole cast: Kirk Douglas al suo esordio riesce quasi a rendere simpatico un personaggio che non regge il peso dei fatti successi nel passato, Barbara Stanwick, a soli due anni dal memorabile personaggio di 'La fiamma del peccato', offre un'altra memorabile dark lady, mentre sono notevoli anche Van Heflin e la poco conosciuta Lizabeth Scott, i quali fanno da contraltare alla coppia di protagonisti, nonostante abbiano anch'essi degli scheletri nell'armadio. Da ricordare, la breve ma significativa prova di Judith Anderson nella già citata sequenza d'apertura.

Il film da me visto è in lingua originale; non conosco la versione doppiata ma, a naso, la 'temo' molto. In quegli anni il doppiaggio riuscì a rovinare film anche più belli di questo.

Voto: 8.  

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