Espandi menu
cerca
L'uomo fedele

Regia di Louis Garrel vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 313
  • Post 213
  • Recensioni 6348
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'uomo fedele

di alan smithee
8 stelle

Abel sta con la bella Marianne, ma il giorno in cui ella gli confessa di amare il suo miglior amico Paul, da cui la donna dice di aspettare il bambino che porta in grembo, l'uomo la lascia andare senza fare una piega, soffrendo in silenzio e osservando un contegno che pare quasi irrealistico, tanto è contrassegnato da una muta rassegnazione.
Gli anni passano e Paul (che mai di fatto ci verrà mostrato) muore improvvisamente, permettendo ad Abel di incrociare nuovamente la sua bella ex compagna, che finisce per tornare dal suo ex convivente, con il disappunto del figlioletto, contrariato dalla presenza dell'uomo e maliziosamente proteso a incutere il dubbio che la madre abbia avvelenato suo padre, di fatto morto per arresto cardiaco in circostanze a dir poco curiose o non preventivabili.

Ma, oltre alla circostanza che il bimbo potrebbe non essere con certezza il figlio del defunto Paul, la storia si complica per la presenza di Eve, la giovane, bellissima sorella di Paul, che sin da ragazzina appariva segretamente infatuata di Abel senza che mai lui potesse trovare il tempo di accorgersene. Ora la ragazza si impone e si dichiara ad Abel, che pare cedere alle avances della giovane, senza tuttavia mai smettere di pensare alla statuaria e regale Marianne. 
Opera seconda del celebre attore Louis Garrel, figlio di Philippe e nipote di Maurice, L'uomo fedele ha una complessa struttura narrativa a tre in cui ognuno dei tre protagonisti (il quarto, Paul, è sempre e solo menzionato) racconta la sua storia, concatenandola con quella degli altri due, e convergendo verso uno stesso racconto visto sotto tre punti di vista differenti, influenzati ognuno dal proprio soggettivo punto di vista.

Ne scaturisce una splendida pièce, un gioiellino di narrazione che si trasforma in cinema grazie ad una calibrata e riuscita sceneggiatura che Garrel scrive a quattro mani con il noto scrittore e sceneggiatore Jean-Claude Carriere.
E tra malizia, innocenza, remissività e sospetti, il corso degli eventi porta avanti un rapporto a tre, anzi a quattro, in cui la splendida e iconica Marianne sta al centro di un intrigo di cuori che solo la vita riesce a sistemare col suo inesorabile corso degli eventi.
Perfetti i tre bellissimi e seducenti interpreti: Louis Garrel, il giovane virgulto Lily-Rose Deep, ma soprattutto la meravigliosa Laettia Casta, presenza magnetica in grado di accentrare su di sé ogni desiderio, come anche ogni sopetto più atroce.
Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati