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Rimini

Regia di Ulrich Seidl vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rimini

di panunzio
8 stelle

Nel finale, Allah, per Richie, vorrebbe che coloro i quali gli hanno occupato la casa scopassero. Perché quando si utilizza la scopa la traduzione italiana utilizza il verbo “spazzare”? Eppure nonostante l’età del protagonista e delle sue fan non mancano nel film le scopate nel senso di infilare il pene nella vagina visto che lui è pure un gigolò

Se fossimo critici di professione potremmo riuscire con maggior chiarezza a render conto delle impressioni che continuano a frullarci ancora in testa a distanza di qualche giorno dalla visione di un film a tratti grottesco (genere assai difficile da maneggiare), imperfetto come il suo protagonista come noi tutti, ovvio dunque che siamo dalla sua parte, quella dei perdenti. Non possiamo non amare Richie Bravo (intrepretato da un convincente Micheal Thomas), in continuo peregrinare al fine di riuscire a sbarcare il lunario, sua unica consolazione paiono essere sigarette e alcool, in un paesaggio in cui presenze costanti, quasi fossimo in un film di Aki Kaurismäki, sono rifugiati, emigranti, immigrati? Qualcuno facilmente potrebbe etichettarli come clandestini, noi potremmo semplicemente, per modo di dire, definirli in attesa, di una dimora o di una occupazione, non importa. La sua carriera artistica è ormai al tramonto e nonostante l’età si dà da fare pure come gigolò. Anche gli anziani inseguono la passione e l’orgasmo e i loro corpi vecchi e grassi, cominciano a somigliare ai nostri. Se arriveremo alla loro età anche noi riusciremo ancora a scopare? Anche gli anziani come i giovani affidano ai telefonini loro emozioni riprendendo Richie durante le sue performances sul palco. Confessiamo che ora vediamo con occhi diversi i manifesti appesi lungo le nostra strade che pubblicizzano spettacoli di cantanti locali a noi sconosciuti. Dopo aver affittato affitta la propria abitazione per rifugiarsi in un albergo chiuso durante la stagione invernale, la già difficile sua esistenza è complicata dall’arrivo di una figlia dimenticata da anni che pretende denaro in cambio di un affetto mai avuto e per racimolarlo egli non disdegna di ricorre al ricatto sessuale ai danni di una sua fan. Sarà proprio la figlia a stabilirsi nella villa di Richie insieme a coloro i quali erano precedentemente da lui ignorati mentre percorreva le desolate spiagge invernali. È una Rimini quella ripresa da Ulrich Seidl che rimanda a quella di Daniele Dominici, grigia e malinconica nella quale il sole è sparito per lasciare spazio a nebbia, pioggia e neve. Osservando il nostro protagonista invece è tornato alla mente Tony Pisapia: “'a vita è 'na strunzata”, pensiamo che concorderebbe anche Richie.

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