Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
L'ultimo film di Totò diretto da Sergio Corbucci è anche il peggiore del lotto. Maggior indiziata del mezzo disastro è una sceneggiatura sfilacciata che vorrebbe bacchettare la classe politica ma che finisce invece sparando a salve.
Dopo una manciata di buoni lavori licenziati assieme, “Gli Onorevoli” rappresenta senza dubbio il punto più basso del sodalizio formato da Sergio Corbucci e Totò. I due non faranno altri film insieme, e anzi per il regista capitolino si chiuderà un capitolo, quello della commedia, che lascerà posto a una fruttuosa decade di spaghetti western. Ma tornando al film in questione, Totò è protagonista solo di una parte dell'intero collage di storie che lo compongono, ma non è certo questo ad aver causato il (mezzo) disastro, visto che comunque anche i co-protagonisti sono attori di prim'ordine (Peppino De Filippo, Gino Cervi, Walter Chiari, Franca Valeri, ecc.). Il vero problema risiede in una sceneggiatura (scritta a ben 12 mani!) sfilacciata che vorrebbe bacchettare la classe politica ma che finisce invece sparando (quasi) sempre a salve. Un titolo insomma che, seppur non da cestinare, risulta oggi piuttosto anacronistico rispetto ad altre commedie italiane dei primi anni '60.
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