Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cincinnati Kid

di claudio1959

8 stelle

Steve McQueen, Ann-Margret, Tuesday Weld

Cincinnati Kid ottimo film del grande Norman Jewison, racconta la storia di un fuoriclasse dei tavoli da gioco , interpretato da uno Steve Mc Queen in gran forma ed al massimo del suo splendore fisico e del suo charme super sexy, che tanto piaceva alle donne della sua epoca. Non trova più avversari al suo livello di gioco e sta meditando di andare via, quando piomba in città Edward G. Robinson/Lancey Howard. Film tutto incentrato sul gioco del poker e sulle tematiche psicologiche e comportamentali, relative al gioco stesso. La posta in palio e’alta, anche perché intorno alle partite ed al risultato finale, fiorisce un mercato clandestino delle scommesse corposo ed allettante. Cincinnati Kid appare, non solo come un grande giocatore, ma per il suo stuolo di ammiratori ed ammiratrici, come un campione sportivo, un vero idolo delle folle, amato ed idolatrato. Lancey invece è il tipico giocatore esperto, maturo, una vera sfinge difficile da inquadrare e da battere, un osso durissimo. Figura importante di contorno e’Il Cartaio/ Karl Malden uomo esperto e profondo conoscitore del gioco, degli uomini e degli intrallazzi organizzativi, che ruotano intorno alle partite, recita anche la divina Ann Margaret/ Melba, nel ruolo della moglie del Cartaio ed attratta sessualmente da Cincinnati, ottima prova anche della meravigliosa Tuesday Weld, la donna innamorata di Cincinnati, un ruolo interpretato con finezza e delicatezza, la stessa bravura recitativa che avrà poi nel film del 1981 Strade violente di Michael Mann, questa attrice poteva essere una delle migliori, però ha girato non molti film penso per scelte personali . La vicenda si svolge a New Orleans nel 1936 ed è un melodramma tutto giocato intorno al tavolo da poker, però non annoia, interessa anche a chi non conosce le regole del gioco, a chi detesta il gioco d’azzardo. Quello che piace ed avvince e’ l’acuta analisi psicologica di tutti i personaggi, descritti in modo chiaro e netto, ottima anche la ricostruzione d’ambiente, che rasenta la perfezione. Tutti noi spettatori ricorderemo per sempre, il duello psicologico tra Steve Mc Queen ed Edward G. Robinson, ogni mossa, ogni carta scoperta emoziona, diverte ed appassiona alla vicenda ed allo scontro tra due veri uomini. Concludo segnalando un film di Steve Mc Queen che ho tanto amato: Boon il saccheggiatore del 1969, film drammatico in the road, che consiglio di cuori agli utenti del sito FILMTV.

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