Regia di Baltasar Kormákur vedi scheda film
Due giovani velisti, Tami e Richard, vengono sorpresi da un uragano che lascia Tami da sola su un'imbarcazione distrutta, costringendola a lottare per la sua sopravvivenza
Il film esplora la connessione profonda tra Tami e Richard, che si traduce in uno sforzo disperato di Tami per ritrovare e salvare Richard anche dopo la tempesta, e simboleggia la forza dell'amore che la spinge a non arrendersi. La tempesta è il simbolo centrale della forza incontrollabile della natura e delle insidie della vita, e rappresenta una sfida muscolare che costringe Tami a confrontarsi con i propri limiti e la sua fragilità. Tami evolve da una giovane donna incerta e affascinata dagli spazi sconfinati a un'eroina contemporanea che, nonostante le ferite e le perdite, trova la forza interiore per rialzarsi, lottare e superare l'inimmaginabile. Il passaggio dall'incanto iniziale della navigazione alla distruzione portata dalla tempesta riflette il difficile percorso di crescita, il confronto con una realtà spesso crudele che infrange le speranze e gli ideali giovanili. La ragazza è sola per 41 giorni, e la narrazione esplora la sua lotta contro la solitudine e la disperazione, trovando comunque il modo di costruire un mezzo di fortuna e sperare nel salvataggio. Il film utilizza una struttura che alterna eventi nel passato (la felicità pre-tempesta e l'inizio del viaggio) con quelli nel presente (la lotta di Tami dopo la tempesta), creando tensione e rivelando gradualmente la storia. Alla fine riesce a ritrovare Richard ferito e lo porta a bordo, ma nel corso della narrazione si capisce che lui non è sopravvissuto. Il finale vero, come confermato dai titoli di coda, è più tragico: il corpo di Richard non è mai stato ritrovato. Questo dettaglio sottolinea la crudeltà della realtà rispetto all'ottimismo che talvolta Hollywood inserisce nelle storie.
I principali difetti di questo lavoro sono una sceneggiatura piuttosto debole e poco credibile, le decisioni illoguche e stupide dei protagonistii, l'eccessiva ingenuità dei personaggi, e le situazioni paradossali che rendono la storia "tutto fumo e niente arrosto", nonostante una colonna sonora molto efficace e un finale interessante.
Film sulla resilienza umana, la potenza dell'amore di fronte al dolore e la dura lezione che la vita, come il mare, può riservare momenti di bellezza eterea e sconvolgimenti catastrofici.
Resta con me (2018): Shailene Woodley
Resta con me (2018): Shailene Woodley, Sam Claflin
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta