Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Interessante la storia e buona la fotografia che trasmette alla perfezione il senso d'angoscia che l'isola dovrebbe trasmettere. Male invece il trucco (ridicoli gli uomini pesce) e gli effetti speciali in genere.
Sergio Martino è stato autore davvero prolifico dal punto di vista quantitativo e in molti casi per niente disprezzabile anche da quello qualitativo. Questo “L'isola degli uomini pesce” nasce da uno spunto molto Jules-Verniano, con naufraghi, isola non segnata sulle mappe, creature mostruose e vulcani. Un film che se avessi visto da bambino sarebbe entrato nel mio mito personale, insomma. La realizzazione tecnica è altalenante: buona la fotografia, l'uso della luce al servizio del senso di angoscia che il luogo dovrebbe trasmettere, meno riusciti il trucco, con uomini-pesce di aspetto grottesco ma per niente spaventoso o ripugnante, e un finale coi fuochi d'artificio dell'eruzione vulcanica realizzato malissimo, con modellini di carta pesta riconoscibili da chilometri. Da notare che i diritti del film vennero acquistati anche da una label indipendente USA che però ritoccò pesantemente la pellicola (arrivando persino a scrivere e girare nuove scene) prima di distribuirla nel mercato statunitense dove si rivelò comunque un flop.
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