Espandi menu
cerca
An Elephant Sitting Still

Regia di Bo Hu vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 315
  • Post 214
  • Recensioni 6377
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su An Elephant Sitting Still

di alan smithee
10 stelle

locandina

An Elephant Sitting Still (2017): locandina

13° FESTA DEL CINEMA DI ROMA - SELEZIONE UFFICIALE
In una località industriale della Cina del Nord - luogo indefinito ed indefinibile ove il cielo non può mai permettersi aperture a spiragli di sereno, e le anime oppresse degli abitanti paiono condannate ad un destino prescritto ed immodificabile - una serie di eventi concatenati ed in qualche modo legati tra loro, conducono tre persone verso una fuga che li induca almeno a sperare che qualcosa possa cambiare,  ed in meglio.
Tutto nasce quando lo studente delle superiori di nome Wei Bu, intervenendo per difendere il suo migliore amico oppresso dal bullo della classe, spinge quest'ultimo dalle scale ferendolo gravemente, e costringendolo alla fuga, rincordo dal fratello gangster della vittima. Intanto l'anziano vicino di casa del ragazzo sta per essere indotto dal figlio insensibile e dalla nuora egoista, a rinchiudersi in uno ospizio per lasciar libera la casa, di legittima proprietà, ai due e alla figlioletta della coppia, che sta crescendo ed ha bisogno di una camera tutta sua. Intanto pure la compagna di classe di Wei, Huang Ling sta fuggendo, coinvolta in un imbarazzante scandalo inerente un video lanciato on line da qualcuno, e diventato virale, che documenta gli scabrosi dettagli della sua relazione sessuale clandestina col preside.

scena

An Elephant Sitting Still (2017): scena

Yuwen Wang, Congxi Liu, Yuchang Peng, Yu Zhang

An Elephant Sitting Still (2017): Yuwen Wang, Congxi Liu, Yuchang Peng, Yu Zhang

Non resta, ai tre diseredati e reietti, altro se non la fuga, e la circostanza di un circo giunto in una città non troppo distante, che riserva ai suoi spettatori lo show singolare di un elefante impassibile seduto nella sua posa marmorea, appare al giovane Wei l'occasione più consona per fuggire e salvarsi da quella mediocrità e da quel dolore di vivere oppressivo ed incancellabile.

È un capolavoro che stordisce, l'opera prima e unica del giovane Hu Bo, classe 1988, suicidatosi a 29 anni al termine delle riprese di questa sua notevole, cupa opera. 

scena

An Elephant Sitting Still (2017): scena

Un'opera densa, con un passo narrativo solenne, in cui così tragicamente ed efficacemente come dopo questa tragica circostanza, si può comprendere quanto possa ritrovarsi concreta ed evocativa la rappresentazione di un dolore interiore insanabile e puro, lancinante, senza sokuzione, elaborato al punto da costringere l'autore a mettere in atto le più estreme conseguenze.
Hu Bo dosa i tempi e sospende le azioni, rendendo ancora più solenni i comportamenti sacrificali ed in qualche modo eroici dei suoi tre "martiri" in cerca dell'unica via d'uscita possibile.
Un cinema puro, straziante, che trasferisce sullo spettatore le dinamiche sottili e dolorose di una sofferenza che va ben oltre la fisicità e finisce per consumare da dentro la sua vittima, ponendola ad un bivio oltre il quale non esiste ritorno.
Un cinema puro che ricorda i tratti del dolore, incomunicabile e lacerante, che colpiva e caratterizzava le figure indimenticabili e straziate del cinema di Antonioni.

scena

An Elephant Sitting Still (2017): scena

scena

An Elephant Sitting Still (2017): scena

È duro e devastante anche per noi spettatori seguire il lento, ma pure epico evolversi di una situazione sempre più insostenibile, urgente, malata e viziata: "sesso, bugie e videotape" sarebbe stato il sottotitolo opportuno e pertinente di quest'opera matura che poco concede alla speranza, qualora non già utilizzato dal celebre premiato esordio (pure quello!) di Soderberg.
E il tanto evocato ed agognato miraggio dell'elefante?
Non aspettatevi concessioni plateali, ma almeno fate conto di poter fare afgidamento su lontani, roboanti eco lontani di barriti strazianti, che in qualche modo ne preannunciamo l'approssimarsi; segno di una via di salvezza non ancora raggiunta, ma almeno percepibile.
Una sensazione che, tuttavia e purtroppo, non è stata sufficiente, almeno per il giovane meraviglioso regista, che mai più, purtroppo, potremmo ritrovare, almeno lungo questo nostro incerto e fragile percorso terreno ad ostacoli.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati